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LA NUTELLA E' DI DESTRA O DI SINISTRA? PER L'HERALD TRIBUNE E'BIPARTISAN

"La Nutella è di destra o di sinistra? Solo gli italiani potevano porsi una domanda di questo tipo, comunque la risposta è che la famosa crema di cioccolato e nocciole della Ferrero è bipartisan". Lo scrive l'Herald Tribune, in una corrispondenza da Bra, Italy. Riferendo il contenuto di una lezione tenuta da Gigi Padovani, autore di “Nutella un mito italiano”, per gli allievi di una scuola alberghiera del cuneese, il quotidiano ricorda che, in Italia, la Nutella è stata a lungo considerata di sinistra.
Una pietra miliare di questa appropriazione politica del prodotto dolciario, scrive, è stata nel 1984 l' uscita del film "Bianca" di Nanni Moretti, nel quale il protagonista riprende forza dopo l'amplesso mangiando il contenuto di giganteschi barattoli di Nutella. Ma negli Anni Novanta molti dei “Nutella parties” che divennero di moda nella penisola venivano organizzati da personalità della destra, incluso anche l'attuale capo del governo di centro destra, Silvio Berlusconi. Pertanto, scrive ancora l'Herald Tribune citando il ''più importante Nutellologist italiano", non ha senso affermare che "la Nutella è di sinistra e il cioccolato svizzero di destra".
La Nutella è come le madeleines di Proust, non c'è italiano che non si commuova rievocando un ricordo d' infanzia che vi è legato. E lo stesso vale per quasi tutti gli europei, che fra l' altro non collegano il prodotto con il suo paese di origine, al contrario di quanto avviene invece per alimenti come pasta, pizza o parmigiano.
La Nutella, come sottolinea Cinzia Scaffidi di Slow Food, è “glocal”. Ed è anche interclassista, perchè come la pasta è consumata da esponenti di ogni livello sociale, ''dai proletari ai principi''.
Nessuno l' ha mai presa a bersaglio di proteste contro la globalizzazione o contro lo strapotere delle multinazionali. ''Tutte le generazioni - dice ancora il quotidiano per bocca dell' esperto bocconiano Sandro Castaldo - si sono appropriate della Nutella, grazie anche a un marketing geniale, che già dieci anni dopo l' uscita del prodotto lo accreditava come alimento favorito dalle madri della generazione precedente".
La conclusione è che la Nutella è nazional popolare, per citare con l' Herald Tribune un concetto del fondatore del Partito Comunista Italiano, Antonio Gramsci. Oggi, afferma Padovani, diremmo che e' ''bipartisan''. O meglio ancora che rappresenta un'ideologia a sè stante: quella del buonismo, ''tendenza italiana - spiega - ad avvolgere tutto in qualcosa di dolce, che serve anche a nascondere le difficoltà".
"Questa - conclude il quotidiano in lingua inglese edito a Parigi - è l'essenza dell' italianità: bontà che si spalma".

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