La pandemia non ferma il Grana Padano, che si conferma il prodotto Dop più consumato al mondo, con un totale di oltre 5,2 milioni di forme prodotte (+2,2% sul 2019), delle quali il 40% destinate all’export, che registra una crescita del +3,4% (la Germania è il primo mercato, seguita da Francia e Benelux, che scavalca gli Usa). Ma il vero boom riguarda i consumi interni: +6,4% nel retail e +1,5% negli altri canali, per un totale di 2,9 milioni di forme vendute in Italia. Numeri che arrivano dall’assemblea generale del Consorzio di Tutela del Grana Padano.
“Rimanere in casa ha favorito e compensato ciò che si è perso nella ristorazione e i consumi sono andati decisamente bene sia in Italia che all’estero”, sottolinea il presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano, Renato Zaghini.
“Con questi numeri il Grana Padano si conferma il più importante player di latte italiano, consolidando altresì la sua posizione di prodotto Dop più consumato al mondo - conferma Stefano Berni, dg Consorzio di Tutale del Grana Padano - numeri che ci consentono di guardare al futuro con speranza e di impostare l’agenda del prossimo quadriennio (2021-2024) sulla base di tre parole d’ordine: sostenibilità ambientale, benessere animale e salubrità”. Forte del consenso dimostrato dai consumatori, che in Italia e all’estero lo considerano un alimento rassicurante per la sua gradevolezza, conservabilità, sicurezza e salubrità, nel prossimo quadriennio il Consorzio manterrà l’obiettivo di continuare a far crescere le vendite e quindi le produzioni, nel rispetto della qualità del prodotto e del benessere dell’ambiente e dell’intera filiera. Per farlo il Consorzio si è affidato ad una delle più importanti società mondiali operanti in materia di analisi, sviluppo e accompagnamento, la Kpmg.
Nell’assemblea generale è stato illustrato nel dettaglio il percorso quadriennale 2021-2024 del Consorzio, che ha l’ambizione di fare accrescere i consumi da un minimo del +11% fino al desiderato +24%, ricordando che il trend consumi degli ultimi 10 anni si è attestato su un eccellente +2,1% annuo. “L’obiettivo è superare, entro fine 2024, i 6 milioni di forme prodotte per consolidare ulteriormente la leadership quantitativa mondiale - annuncia il presidente Zaghini - Una sfida ambiziosa per il futuro, da realizzare attraverso un percorso nuovo, moderno e ambizioso che ci consenta di continuare ad essere sempre di più il prodotto Dop più consumato al mondo”.
Focus - Grana Padano: i dati di produzione ed export nel 2020
Il 2020 ha chiuso con una produzione complessiva di 5.255.451 forme (+2,2% sul 2019), il 41% di formaggio marchiato esportato ed un conseguente 59% consumato in Italia. Con 2.112.870 forme (da 37 kg), l’export 2020 fa segnare una crescita del +3,43%. L’Europa, con 1.774.007 forme, assorbe quasi l’84% delle esportazioni di Grana Padano Dop, con un incremento del 4,98% sul 2019.
La Germania, con una crescita del 7,18%, consolida sempre più la posizione di primo destinatario per le esportazioni di Grana Padano Dop, per un totale di 567.028 forme. Al secondo posto assoluto si conferma la Francia con 242.586 forme, incrementando del 4,74%. Al terzo posto salgono i Paesi del Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo), con un incremento complessivo del 3,80% e un totale di 166.734 forme, a spese degli Stati Uniti che, con una flessione del 8,91%, totalizzano un volume di 152.667 forme, scivolando al quarto posto nella graduatoria assoluta. Il Regno Unito, con un incremento del 9,81%, consolida il quinto posto con 146.206 forme, seguito da Svizzera e Spagna.
La produzione nel 2020 si è divisa per il 37,40% a favore delle industrie e per il 62,60% a favore delle cooperative. Guardando, poi, nello specifico alle aree geografiche si evidenzia che la provincia di Mantova, con 28 caseifici, ha prodotto il 29,83% del totale annuo. Seguono Brescia con 29 caseifici e una produzione del 22,68%, Cremona con 9 caseifici e il 17,39% e Piacenza con 20 caseifici e il 11,61%. Il Veneto, con 25 caseifici (tenendo conto anche del latte veneto lavorato fuori Regione), ha prodotto il 14,39%.
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