Un’emergenza globale per la “perdita di controllo sui nostri semi”, causata da interessi privati e che “mette a rischio la nostra sovranità alimentare e la nostra biodiversità”: è l’allarme lanciato dall’ambientalista indiana e vicepresidente di Slow Food Vandana Shiva, nel “Rapporto internazionale sulla sovranità dei semi”, presentato oggi a Roma. L’Italia, così come l’Europa, ha perso il 75% della diversità genetica dei prodotti agricoli, e intanto il verdetto della Corte Europea del 12 luglio ha confermato che non è possibile scambiare quei semi che non siano registrati nel catalogo ufficiale dell’Unione Europea, rendendo così illegale la pratica tradizionale di scambio delle sementi fra contadini e lasciando piccoli produttori e consumatori in balia degli interessi delle multinazionali di settore. “I semi sono la fonte della vita - ha spiegato Shiva - e il primo anello della catena della produzione del cibo. Poter controllare i semi significa poter controllare le nostre vite, il nostro cibo e la nostra libertà. Abbiamo costituito l’“Alleanza globale dei cittadini per la Libertà dei Semi” al fine di avviare una campagna globale per avvertire i cittadini e i governi di tutto il mondo su quanto sia diventato precario l’approvvigionamento dei semi e di conseguenza quanto sia a rischio la nostra sicurezza alimentare”.
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