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La più grande asta dedicata a Bordeaux al mondo chiusa negli States con il 100% dei lotti venduti da Hart Davis Hart Wine, per più di 6,3 milioni di dollari in aggiudicazioni. Top lot assoluto 6 magnum di Le Pin 1982, battute oltre i 100.000

La più grande asta bordolese al mondo si è chiusa negli States, con il 100% dei lotti venduti e più di 6,3 milioni di dollari in aggiudicazioni. Top lot assoluto 6 magnum di Le Pin 1982 battute oltre i 100.000 dollari. E Bordeaux torna a tirare all’incanto, almeno negli Usa.

Il quadro emerge dall’asta di Hart Davis Hart Wine Co. (www.hdhwine.com) che ha visto risultati da record, nel suo annuale incanto dedicato ai grandi vini di Bordeaux andata in scena questo fine ottobre a Chicago.

Oltre 6,3 milioni di dollari di vendite a fronte delle stime che oscillavano in un range tra i 4,4 milioni e i 6,7 milioni di dollari. Centinaia di offerte sono arrivate da tutto il mondo, con offerte da subito aggressive che hanno portato oltre l’80% dei 1992 lotti ad essere aggiudicati sopra la media stimata. Ma i partecipanti chiedevano a gran voce un lotto particolare: Le Pin 1982. Sono arrivate 6 magnum di questo vino molto ricercato e hanno sbancato letteralmente la loro quotazione di partenza (fissata tra i 50 e i 75.000 dollari), raggiungendo l’aggiudicazione a 101.575 dollari.

Un risultato che complessivamente, porta nelle casse di Hart Davis Hart Wine Co. ben 31.000.000 di dollari nel 2015, consolidando la sua posizione di prima casa d’aste di vino negli Stati Uniti. Ma anche un segnale preciso che arriva dagli Usa. La stagione delle “vacche magre” per i bordolesi all’incanto sembra avviata a conclusione ed anzi, i risultati dell’asta di Chicago confermano una controtendenza: il mercato all’incanto di Bordeaux è in netta risalita.

L’incanto, in due giorni, ha passato sotto il martello del banditore una serie incredibile di Bordeaux provenienti da oltre 140 Châteaux e che abbracciano ben 62 annate. L’incanto è partito alla grande con la più impressionante serie di lotti “château-direct” mai messi all’asta ivi compresi quelli provenienti da Mouton Rothschild La Mission Haut-Brion, e, per la prima volta, da Léoville-Las-Cases.

Tra i top lot anche quelli, tutti da 12 bottiglie, e tutti aggiudicati per la cifra di 38.240 dollari oguno, di Château Pétrus 1989, Château Le Pin 2000 e Château Pétrus 1982.

Risultati particolarmente buoni, segnala la casa d’aste, hanno avuto 6 bottiglie del 1976 di Château Montrose aggiudicate a 1.553 dollari (base d’asta tra i 600 e i 900 dollari), due casse di magnum del 2000 di Château Lynch-Bages venduta ciascuna per 3.585 dollari (base d’asta tra 2.000 e 3.000 dollari) e una bottiglia di Château Léoville-Las-Cases del 1959 aggiudicata a 1.912 (con partenza tra i 1.000 e 1.500 dollari).

La punta di diamante dei lotti “château-direct” è stata invece un assortimento verticale di La Mission Haut-Brion, composto da dodici annate: 1955, 1959, 1961, 1975, 1882, 1989, 1990, 1998, 2005, 2006, 2009 e 2010.

Presenti all’asta anche alcune delle più belle collezioni private di vini di Bordeaux del mondo. A partire da “The Wine Collection” di Josué V. Harari, che ha totalizzato oltre 751.000 dollari in aggiudicazioni. Altri lotti importanti provenienti da cantine private sono stati sei bottiglie del 1982 di Château Lafleur vendute a 28.680 dollari (valutate tra i 18 e i 28.000 dollari), tre bottiglie del 1947 di Château Cheval Blanc aggiudicate a 21.150 dollari (base d’asta tra i 13.000 e i 19.000 dollari) e tre magnum 2000 di Château Pétrus per 23.900 dollari (quotazione di partenza tra i 16.000 e i 24.000dollari).

Il prossimo appuntamento con l’asta di Chicago di Hart Davis Hart Wine Co fissato per l’11-12 dicembre.

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