La Repubblica / Affari & Finanza

TuttoFood punta al primato mondiale ... La fiera milanese appena conclusa vuoi diventare un punto di riferimento globale per il settore... L’attenzione è già all’Expo 2105. “Lavoriamo perché Tuttofood entro quattro anni diventi la più grande fiera dell’agroalimentare nel mondo. La concorrenza che intendiamo affrontare è quella con gli eventi leader nel settore organizzati da Francia e Germania. L’Italia è già un riferimento mondiale per i prodotti alimentari e deve diventarlo anche nel sistema fieristico agroalimentare”. L’ad di FieraMilano Enrico Pazzali snocciola i dati della terza edizione di Tuttofood e sottolinea un aspetto: la presenza di buyer esteri cresciuta del 23% rispetto al 2009 con imprenditori provenienti da Emirati Arabi, Brasile, Canada, Sud Africa, Cina, Inghilterra e altri Paesi ancora. “Abbiamo portato il mondo a Milano ed è questo che cercano gli espositori italiani”. Di livello anche la presenza della grande distribuzione, da Auchan, a Carrefour, Coop e Sma. Tuttofood ha chiuso con un più 33% di presenze di operatori professionali e oltre 40mila visitatori contro i 30mila di due anni fa: 1.750 le aziende espositrici con più di 2000 marchi del Made in Italy. Nel convegno d’apertura, dal titolo “La Scienza in campo”, presentati i risultati di un sondaggio dell’Interactive Market Research su un campione di mille persone. Per il 90% scienza e agricoltura vanno a braccetto ma la sola idea di aver potuto mangiare carni, latte e formaggi provenienti da animali alimentati con mangimi Ogm crea disagio a metà degli intervistati. Solo uno su cinque vorrebbe proibire del tutto la coltivazione di piante transgeniche e il 70% del campione li consentirebbe per scopi scientifici o alimentari, purché ci siano regole prese a livello centrale con trasparenza nelle etichette dei prodotti alimentari. Di certo, per il 75%, il tema della scienza in campo non è trattato a sufficienza da tv e giornali.