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La Repubblica / Affari&finanza

La grande occasione del commercio dettronico ... Molte aziende pugliesi hanno deciso di puntare sul web per allargare i confini delle vendite e incrementare i fatturati. Così su eBay e sui siti specifici si può comprare di tutto; dai computer ai libri antichi, dall’agroalimentare sino ai prodotti locali... Abiti da sposa, auto, pc e cellulari. Le aziende pugliesi hanno scelto eBay per incrementare il proprio fatturato. Sul web vendono di tutto, non mancano articoli stravaganti come le infradito che massaggiano i piedi o i cappelli con il ventilatore incorporato. Per chi è a digiuno di mouse, modem e Rete, da circa un anno è sbarcato a Bari “Rivendilo”, il primo negozio autorizzato dal colosso degli scambi online. Le aste partono da 99 centesimi per qualsiasi oggetto. I numeri sono incoraggianti, soprattutto quelli delle vendite. “Il cliente, alla consegna dell’articolo - racconta Antonio Loiacono, 25 anni, titolare del negozio - deve solo lasciare cinque euro: la tassa sarà poi versata a eBay per i costi dell’inserzione online. Il nostro guadagno è del 20% sul prezzo finale dell’asta e non ci sono costi aggiuntivi”.

Anche le aziende pugliesi del settore agroalimentare hanno deciso di puntare sul commercio elettronico. Confindustria Bari e Poste Italiane hanno siglato un accordo per la promozione sul web di vari prodotti. In particolare, l’intesa è destinata alle aziende produttrici di vino. “Abbiamo pensato di cominciare a sperimentare questo servizio con il settore agroalimentare - spiega Alessandro Laterza, presidente di Confindustria Bari - e in particolare con il comparto vinicolo. La produzione ha raggiunto quantità e qualità tali da poter fare della Puglia una regione leader. Manca, però, un adeguato livello di visibilità e di notorietà”... ...Nasce invece da un’idea di un’azienda leccese il sito Vini del Salento (www.vinidelsalento.it), che vende esclusivamente vini pugliesi. “Puntiamo su un rapporto qualitàprezzo conveniente e siamo convinti che il nostro vino sia apprezzato e richiesto in tutto il mondo”, commenta Antonio Linciano, titolare della ditta. “Ma per rivolgermi a un giapponese o a un americano - avverte Michele Gorgoglione, docente dell’Università di Bari - devo capire bene cosa vuole e cosa cerca partendo anche dalle sua cultura e dalle sue abitudini. Non basta aprire un sito e dire il mio è un prodotto buono per ottenere risultati”. Ai comportamenti del consumatore che usa il web per i propri acquisti, il dipartimento di Ingegneria dell’Ateneo dedica la propria attività di ricerca.

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