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La Repubblica / Affari&finanza

Campari può ancora brindare ... Goldman Sachs ha alzato il target price a 7,4 euro, Natixis ha espresso il giudizio “add”... Il titolo viaggia ai massimi da due anni a questa parte, ma secondo gli analisti Campari ha ancora spazi per correre. A fine ottobre Goldman Sachs ha alzato il target price sul titolo a 7,4 euro, pur mantenendo il giudizio ‘neutral’, mentre due settimane prima Natixis aveva indicato un prezzo obiettivo a quota 7,2 euro, con una raccomandazione ‘add’. Più prudente il giudizio espresso il 3 novembre da Nomura, che si è fermata a un target di 6,7 euro, con un giudizio ‘neutral’. Secondo gli analisti nipponici, l’azienda che produce il celebre aperitivo rosso beneficerà dell’acquisizione di Wild Turkey - la più grossa acquisizione della
sua storia, condotta in porto nei mesi scorsi al prezzo di 575 milioni di dollari -, ma i risultati saranno significativi non prima del 2010 avanzato. I prossimi mesi dovrebbero comunque registrare un miglioramento dei principali indicatori, pur senza la previsionedi particolari sussulti.
Campari ha chiuso il primo semestre con vendite per 441,8 milioni di euro, in
crescita del 2,5% rispetto a dodici mesi prima e un margine di contribuzione (vale a dire il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni) in progresso del 9%, a 109,1 milioni. Bene anche l’Ebitda prima di oneri e proventi non ricorrenti (+8,7%, a 109,1 milioni), mentre l’utile netto ha fermato la crescita allo 0,5% (60,1 milioni). Risultati ottenuti grazie al miglioramenti delle performance nel secondo trimestre e al piano di contenimento dei costi.
L’8 ottobre il gruppo ha completato la sua prima emissione sul mercato pubblico dei capitali in euro, con un prestito obbligazionario destinato a soli investitori istituzionali di sette anni senza pari. L’iniziale offerta di 300 milioni è stata ampliata a 350 milioni dopo una domanda che ha raggiunto i 2,7 miliardi di euro. La cedola annua è fissata al 5,375% lordo. I proventi dell’emissione, ha spiegato il management, verranno utilizzati per il rifinanziamento del debito esistente e per l’attività aziendale in generale. Secondo gli analisti di Websim, gli Introiti consentiranno a Campari di allungare la durata media del proprio debito a condizioni favorevoli e di rimborsare anticipatamente l’ultima linea di credito bancaria accesa in occasione dell’acquisizione di Wild Turkey. Gli analisti escludono, invece, che la società stia attivamente studiando dossier di acquisizioni da chiudersi nei prossimi dodici mesi. “Trattandosi per larga parte del rifinanziamento di un debito esistente e non differendo sostanzialmente i tassi a debito delle due linee di credito”, aggiunge il report, “l’impatto sulle stime Campari è piuttosto trascurabile”.

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