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La Repubblica / Salute

V come... Vino ... “Vino rosso fa buon sangue”, si diceva ieri, alludendo al suo ferro. “Protegge le arterie”, si dice oggi, dopo che alcuni studi, innescati dalla scoperta del “paradosso francese” - i transalpini sono molto longevi a dispetto di una dieta ricca di grassi saturi e... di vino - hanno provato che una sostanza, il resveratrolo, contenuta nel rosso, ha benefici effetti sulle coronarie. Chiarita l’inutilità del vino come fonte di ferro, è bene rivedere anche l’entusiasmo sul resveratrolo. Intendiamoci, questo fenolo protegge davvero, e non solo le coronarie: di recente ne è stata testato l’efficacia sulla broncopneumopatia cronico-ostruttiva. Il problema è stabilire il rapporto tra i benefici che un bicchiere di rosso può fornire, e i suoi costi, in materia di danni epatici e di rischio alcolismo: in particolare, quando i bicchieri diventano tanti e l’abitudine è perpetrata nel tempo. Beh, nessun rosso o bianco, contiene resveratrolo o quant’altro in quote tali da indurre un buon governo della Sanità pubblica ad auspicare un ritorno dei consumi di vino ai 110 litri procapite degli anni ‘68 (oggi sono 48). L’alcol è in primis un pericolo per i noti motivi; in seconda battuta, è una potente fonte di energia (7kcal/g contro le 9 dei grassi, proteine e carboidrati si fermano a 4). Un’energia, poi, che arriva all’organismo in una forma inutilizzabile, al contrario di quella fornita dalle altre fonti, grassi inclusi: può solo “dare alla testa” o trasformarsi in adipe. Quindi: a chi piace bere, e si limita a 1-2 bicchieri al dì, potrà giovare sapere che il vino, e il rosso in particolare, è l’opzione più sana; chi non beve, ha ottime ragioni per continuare così.

Energia?... Un litro di vino dà 750 kcal: traguardo non impossibile per un adepto, se si pensa che negli anni ‘60 la media annua era di 110 litri pro capite contando anche i non bevitori. Mezzo litro (4 bicchieri) dà quindi 375 calorie, pari a un piatto di pasta al pomodoro o a una fetta “large” di pandoro. Siamo al 13-14% dell’energia di una razione alimentare quotidiana auspicabile per un adulto (2000 kcal), contro il 10% massimo auspicabile. Infine, i vini dolci (es. Porto) sommano all’energia dell’alcol quella degli zuccheri (idem per un liquore dolce all’arancio rispetto a un whisky), per cui, a pari introito di alcol, l’assunzione di calorie può essere più che doppia.

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