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La Repubblica / Salute

Cuore e vino, anche il bianco fa bene ... Si è svolto a Soave (Vr), terra di grandi vini bianchi, presso l’Auditorium del Borgo Rocca Sveva, il primo congresso mondiale su “II vino bianco e la salute”, Ricercatori di due continenti si sono impegnati a dimostrare che il vino bianco fa bene alla salute se preso con moderazione e con regolarità. Primo della lunga lista è stato Arthur Klatsky, epidemiologo del Kaiser Permanente Medical Care Program di Oakland in California, che, dopo aver osservato quasi 130.000 pazienti in sette anni, ha riscontrato che i consumatori moderati di vino erano più protetti contro le malattie cardiovascolari rispetto agli astemi. Non solo, ma il vino bianco, a sorpresa, è risultato più protettivo di quello rosso e che le pazienti, moderate consumatrici, erano le più protette.
Alberto Bertelli, del Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università degli Studi di Milano, medico e coordinatore scientifico del Congresso e coautore di alcune delle ricerche presentate, ha commentato: “Un risultato del genere ridimensiona il ruolo del vino rosso, sinora considerato il solo a proteggere il
nostro cuore e apre la strada ad ulteriori studi di tipo sperimentale e clinico con vini bianchi di diversa provenienza. Il vino non è un medicinale, tuttavia in
soggetti sani un consumo di due bicchieri al giorno di vino bianco, sempre durante i pasti e mai a stomaco vuoto, è in grado di limitare gli eventi patologici che favoriscono la placca aterosclerotica”. Anche Nilanjana Maulik del Molecular Cardiology and Angiogenesis Laboratori presso l’Università del Connecticut ha attuato una ricerca che conferma, su modello animale, la tutela del vino bianco sui tessuti cardiaci. Un altro ricercatore americano, Dipak Das, del Cardiovascular Research Center dell’Università del Connecticut, ha reso noti i risultati di una sua ricerca. Dati dai quali risulta che anche il vino bianco, al pari di quello rosso, è in grado di attivare le sirtuine, proteine legate all’allungamento
della vita dell’uomo, che sì riteneva venissero solo attivate dal resveratrolo, sostanza antiossidante presente esclusivamente nel vino rosso. Ma “la curiosità” più eclatante è che la ricerca si è sviluppata avendo come protagonista un vino Soave regolarmente in commercio in Usa e che Pidrossitirosolo del Soave è risultato più potente del resveratrolo nell’attivare le proteine della giovinezza. Altri contributi sono venuti da vari esperti: le dottoresse U. Fradera (Accademia del vino tedesca: Ricerca su vino bianco e salute in Germania) e S. Buxaderas (Università di Barcellona: Ricerca su vino bianco e salute in Spagna); e poi, P. L. Tesseidre (Università di Bordeaux: Ricerca su vino bianco e salute in Francia). Interessante, fra i tanti altri interventi, quello della professoressa Carmen de la Torre, dell’Università di Barcellona, sulla bontà della dieta mediterranea, nel suo insieme: semplicità, genuinità, tradizione e, soprattutto, stile di vita.

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