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La Repubblica

Avanti, turisti del vino le cantine sono in festa: saranno più di 800 i paradisi enologici aperti in tutt'Italia domenica 27 maggio ... Un giro d'affari che arriva a circa 5.000 miliardi di lire ... Una domenica piena di tentazioni, disseminate per ogni dove, con pochissime possibilità di eluderle ... le cantine aperte, pronte ad accogliere appassionati e curiosi, astemi sulla via della redenzione e fini intenditori, neofiti intrigati e vecchi conoscitori del pianeta vino.
Un appuntamento, quello fissato nell'ultima domenica di maggio, che sta diventando ben più di una cadenzata occasione di incontro e conoscenza ... per quanto riguarda l'Italia, tra i 25 milioni di consumatori abituali, dati Censis, il vino, per oltre 16 milioni, è mix di piacere e cultura, a cui dedicare tempo e attenzione.
Così, da quando Donatella Cinelli Colombini nel 1993 ebbe l'intuizione di ratificare il rapporto tra vino e territorio, fondando il Movimento per il Turismo del Vino, l'appuntamento con "Cantine Aperte" è cresciuto in maniera esponenziale, passando dalle poche migliaia di fideisti innamorati enologici di pochi anni fa, al milione di visitatori che l'anno scorso ha letteralmente invaso le sedi di piccoli e grandi produzioni enologiche ... Da una donna all'altra, da una produttrice all'altro, quest'anno la neopresidente Ornella Venica è andata oltre, proponendo l'abbinamento tra vini e prodotti tipici. Così, nelle cantine che hanno aderito insieme ai vini sarà possibile degustare buona parte di quel patrimonio alimentare che migliaia di artigiani stanno difendendo a pie' fermo dalle aggressioni delle multinazionali dell'appiattimento gastronomico.
Un trittico che è la storia stessa dell'alimentazione italiana - pane, formaggio e olio - vivrà momenti appassionati a Montefalco, dove insieme al Sagrantino si potranno assaggiare ben quattro fra i migliori pani italiani (Altamura, Genzano, Spoleto e Ferrara), a Trequanda, con 50 extravergini toscani in degustazione, in Emilia Romagna, dove è stata addirittura allestita una vera madia dei sapori (parmigiano, aceto tradizionale balsamico di Modena, prosciutto di Parma, culatello di Zibello) a disposizione degli enoturisti. Che stanno diventando un vero, pacifico esercito, esigente e appassionato. Nei prossimi due anni, infatti, almeno la metà dei 10 milioni di italiani che si dichiarano interessati a coniugare vino e vacanze, si trasformeranno in enoturisti praticanti, alimentando un giro d'affari pari a circa 5.000 miliardi di lire.
Un dato straripante, che ha colto l'Italia del vino e del turismo quasi di sorpresa. Eppure, malgrado i livelli di organizzazione enoturistica di California e Australia siano ancora lontani, anche qui ci si sta attrezzando. Gli appuntamenti ...

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