La Repubblica

L'Europa scopre le grandi bottiglie targate Sicilia ... Promossi, con riserva o con qualche "debito formativo". Vinexpo 2001 si è aperta non solo con la grande giornata dedicata ai prodotti (vini e cucina) italiani, ma è stata preceduta da due degustazioni tematiche di vini italiani, anch'esse promosse dal Grand Jury Européen du Vin, l'organismo privato e senza scopo di lucro costituito da una ventina fra i più esperti palati di sette Paesi d'Europa, i quali, con criteri rigorosissimi, degustano e danno i voti ai vini di una determinata regione, o fatti con le stesse uve in paesi differenti e/o delle stesse annate … Il Grand Jury, fra i siciliani ha apprezzato più i rossi che i bianchi, sottolineando le ottime qualità di vini come il Torrevecchia di Fontanabianca, il Cabernet Sauvignon della Cantina Sociale di Trapani, il Santagostino Rosso di Firriato, il Santa Cecilia Rosso di Planeta, che denotano importanti potenzialità di crescita e reggono ormai il confronto con più titolati vini italiani ed europei, "a condizione che non si esageri nel perseguire il gusto internazionale, a scapito della tipicità dei vitigni locali", Nero d'Avola prima di tutti, sottolinea il Grand Jury. Fra le Barbera che per la verità non hanno entusiasmato il Grand Jury si sono distinte la Vigna Stramba del Castello di Lignano, il Bricco Battista di Giulio Accornero e il Vigneto Guerra del Mongetto. Tutti vini, in ogni caso, quelli piemontesi e quelli siciliani, che hanno i pregi non comuni di essere abbastanza facilmente reperibili e di presentare un eccellente rapporto qualità prezzo.