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La Repubblica

La curiosità: cibo e potere la "ricetta" delle Langhe ... «I politici dovrebbero prima di tutto fare un corso di educazione alimentare per capire come elevare la qualità della vita dei cittadini. La Dc vinse le elezioni del ‘48 perché aveva uno slogan bellissimo: Pane, pasta e libertà. Purtroppo la sinistra non ha mai saputo trovarne uno simile». È la provocazione che Carlo Petrini, presidente di Slow Food ha lanciato ieri durante l'incontro organizzato in occasione dell'undicesima edizione del premio Langhe Ceretto, tradizionale crocevia tra politica e cibo, a Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe. Al dibattito, su «Il grasso e il magro nella politica. Cibo e potere in Italia dal 1945 al 2000» partecipavano anche Giuliano Ferrara e il giornalista Filippo Ceccarelli che ha sottolineato come la politica possa essere letta anche in chiave enogastronomica «dai connubi Prodimortadella, Veltroninutella, all'ascetismo di De Gasperi e Einaudi, all'opulenza dei socialisti anni ‘80». Dopo l'incontro, sono stati premiati exaequo lo scrittore algerino Mohammed Hocine Benkheira, autore di «Islam et interdits alimentaires: Juguler l'animalitè», studio delle regole alimentari nei testi teologici e giuridici islamici e Ariel Toaff, autore di «Mangiare alla giudia. La cucina ebraica in Italia dal Rinascimento all'età moderna».

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