02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Repubblica

Gambero Rosso 2001 è il Barolo il re dei vini ... I riconoscimenti vanno soprattutto alle cantine piemontesi e a quelle toscane. Tra poco uscirà anche la nuova guida firmata Espresso ...

E' il Barolo il vino più premiato dalla Guida dei Vini d'Italia 2002 del Gambero Rosso, che verrà presentata nei prossimi giorni. Ben 24 Baroli (tre in più della passata edizione) hanno ottenuto il massimo riconoscimento, i Tre Bicchieri. Ha una storia antica questo vino. Mario Soldati lo definiva «qualcosa di più di un vino», Paolo Monelli «preparatorio a un sonno calmo», ma già nel 1874 un giornale austriaco, "Die Weinlaube", scriveva che «questo vino merita il confronto con i migliori del mondo». Quest'anno il merito dei riconoscimenti del Gambero Rosso, (c'è però grande attesa anche per i responsi della nuovissima guida dei vini de L'Espresso, curata da Alessandro Masnaghetti, uno dei massimi esperti del settore) è anche dell'annata che viene ora messa in commercio, un generosissimo ‘97. Che segue un generosissimo ‘96 e che spiana la strada alle altri grandi annate (‘98, ‘99, ‘00, ‘01), che stanno riposando in botte. Giustificati di conseguenza, secondo i produttori delle Langhe, anche i prezzi. Qualche esempio: il Barolo Cascina Francia ‘97 di Giacomo Conterno in enoteca lo si può trovare a 180.000 lire, il Barolo ‘97 di Roberto Voerzio a 185.000 lire. Se poi ai 24 Baroli aggiungiamo gli undici Barbaresco ‘98 (quello di Gaja arriva a 250.000 lire), gli undici Barbera ‘99, i 3 Dolcetto ‘00 e gli altri vini della zona, il Piemonte stravince con 61 vini premiati, marcato stretto dalla Toscana con 52 vini, e seguito da Friuli Venezia Giulia (27), Alto Adige (19), Veneto (18), Lombardia (12), Marche e Sicilia (9).
Secondo il Gambero la migliore cantina dell'anno è stata Barone Ricasoli (Chianti Classico Castello di Brolio ‘98), il migliore enologo Giuseppe Caviola (Langhe Rosso Bric Du Luv ‘99), mentre nella categoria «migliori vini dell'anno» sono stati inseriti, per le bollicine nobili, il Franciacorta Brut Magnificentia di Uberti, per i bianchi, il Tocai Vigne Cinquantanni ‘00 di Le Vigne di Zamò, per i rossi, il Barolo Runcot ‘96 dell'ex bancario Elio Grasso, per i vini da meditazione, il Latinia ‘99 della Cantina Sociale di Santadi in provincia di Cagliari. Uno dei responsabili della produzione di questa azienda è Giacomo Tachis, l'inventore del Sassicaia, che, a partire dal suo primo anno di produzione (1968), ha rilanciato l'immagine dell'Italia vinicola all'estero, dando vita a quello che è stato definito il Rinascimento enologico nazionale. Sassicaia (il ‘98 a circa 200.000 in enoteca), Solaia (un uvaggio a base di Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Cabernet Franc, che l'anno scorso è stato giudicato dagli americani miglior vino del mondo), Masseto, Siepi, appartengono alla famiglia dei cosiddetti Supertuscans, che si contendono il primato con i piemontesi. Una novità arriva dalla Campania, azienda Feudi di San Gregorio, con un rosso, il Patrimo ‘99 (145.000), una conferma dal Lazio con il Montiano di Falesco, un Merlot dell'enologo Riccardo Cottarella. Friuli Venezia Giulia e Alto Adige si confermano le regioni dei grandi bianchi (quest'ultima con il migliore rapporto qualità-prezzo), dal Tocai ‘00 di Miani al Gewurztraminer Passito ‘99 della Cantina Produttori di Termeno.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su