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La Repubblica

Il caso - A Montalcino troppi insulti" Berlusconi rinuncia al castello. Tortoli: il premier voleva una fattoria, l´hanno costretto a desistere. Il Cavaliere: ho rinunciato per altri motivi ... Montalcino diventa un caso politico. Non si tratta, però, di una disputa enologica sul famoso Brunello. Tutto è nato dalla recente visita di Berlusconi al borgo toscano. Lo scopo: acquistare il Castello di Velona per farne una residenza di vacanze e lavoro vicino a Roma (in elicottero si raggiunge in pochi minuti).
Forse proprio a questo aveva alluso il premier dieci giorni fa, quando aveva detto di essersi fatto un bel regalo. Già, un regalo da 18 milioni di euro. Ma, all´ultimo momento, l´affare è saltato: «Credo che Berlusconi sia rimasto choccato, perché un gruppo di ragazzi gli ha rivolto apprezzamenti e gesti inqualificabili», attacca il sottosegretario all´Ambiente Roberto Tortoli. Insomma, Berlusconi non sarebbe stato accolto calorosamente e si sarebbe offeso: si parla di epiteti tipo "mafioso" e di gesti "dell´ombrello". E così il presidente del Consiglio avrebbe ritirato l´offerta. Il diretto interessato, però, smentisce: «Non sono stati certo tre individui in vena di volgarità a farmi perdere la simpatia che nutro per la Toscana e per i toscani. Ho rinunciato a Montalcino per altri motivi», assicura Berlusconi. Come dire, però, che la contestazione c´è stata.
In paese cadono dalle nuvole: «Non abbiamo avuto segnalazioni», dicono i carabinieri. «Noi sapevamo solo di un certo malumore perché la scorta andava troppo veloce e aveva saltato uno stop», dicono in paese.
Ma quando l´episodio sembrava chiuso, ecco che il viceministro Roberto Tortoli spara a zero su Firenze e la Toscana: «È il buco nero della democrazia occidentale». E ancora: «Qui il primo ministro viene come privato cittadino, per comprarsi una casa per la vacanza... e guarda cosa gli fanno. Mi vergogno di essere fiorentino», dichiara il rappresentante dell´esecutivo. Il sindaco di Montalcino, Massimo Ferretti (Ds), ha telefonato ad Arcore, ha parlato con la segretaria di Berlusconi, per esprimere solidarietà. «Dubito - dice Ferretti - che eventuali gesti offensivi siano stati compiuti da gente del paese». E Luigi Piermartini, proprietario del castello: «Trattative? Io mi sono limitato a mandare materiale informativo a una persona vicina al presidente». Una cosa, però, è sicura: l´affare è saltato. Alle residenze di Portofino, della Costa Smeralda e delle Bermude, il Cavaliere per adesso non potrà aggiungere quella toscana. Peccato per lui: perché qui c´era il castello con la tenuta di 15 ettari. E soprattutto pare che a mettere la prima pietra del maniero sia stato Carlo Magno. Un imperatore.

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