L'intrevista - Luigi Veronelli contro il mosto concentrato: "La mia battaglia per le cifre oneste". "Querelerò il ministro Alemanno. Dobbiamo preservare la bontà dei nostri prodotti" ... Luigi Veronelli è il maestro indiscusso della cultura enogastronomica italiana. Per questo, la sua ultima arrabbiatura è destinata a lasciare il segno. E non solo a livello di parole.
«Sto preparando il testo della querela contro il ministro Alemanno e tutti gli assessori regionali che hanno richiesto l´utilizzo del mosto concentrato rettificato».
Una decisione pesante.
«Lo so, ma è inutile parlare di vini di qualità, di rapporto corretto qualità-prezzo, di evoluzione nell´approccio ai vini, e poi ci freghiamo ogni anno con le nostre stesse mani».
Ci spieghi meglio.
«L´uso del mosto concentrato viene richiesto (e concesso) negli anni in cui la stagione è stata tanto sfavorevole da necessitare un arricchimento per dare sufficiente gradazione alcolica. Per esempio, se l´estate è stata fredda e piovosa».
Quest´anno, invece, abbiamo sfiorato la siccità.
«Infatti. Ma siccome intorno al mosto concentrato esiste un businness incredibile a livello di contributi, qualcuno ha fatto finta di essere rimasto all´anno scorso, quando effettivamente la stagione era stata veramente brutta».
Insomma, i vini del 2003 non hanno bisogno di supporti.
«È così. E lo dimostreremo a inizio dicembre, quando porteremo al centro sociale Leoncavallo di Milano la versione italiana della "Fiera dei particolari" francese. Piccoli produttori bravissimi, con dei vini eccellenti a delle cifre oneste. Siete tutti invitati».
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