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La Repubblica

Pane nero, burro e un bianco secco per quelle perle nate nel profondo blu ... ...Quanto ai vini, se scelti bene, possono completare e rendere ancora più gradevole la degustazione. Oltre agli champagne, mi sento di consigliare in abbinamento alle ostriche dei vini bianchi secchi come un buon Muscadet, uno Chardonnay o un Vin du Pays d’O1eron. La cosa importante è che siano vini freschi, facili e non troppo strutturati. Anche un rosso leggero, un Chiantii classico, andrebbe bene. E ci aggiungo anche il mio vino Chàteau de Tigné, un Anjou blanc, ottimo per accompagnare piatti a base di gamberi, aragosta e frutti di mare. Una bottiglia di vino e un’ostrica hanno più cose in comune di quanto si pensi. Per assaporarne il contenuto, entrambe devono essere stappate con una certa lentezza all’inizio e poi con un gesto quasi di scatto, di forza, alla fine. Ed entrambe, una volta aperte, sono capaci di diffondere nell’ambiente un primo profumo inebriante, che racconta in un lampo la loro lunga storia, regalandoci quella joie de vivre che nessun’altra cosa può darci.
(arretrato de La Repubblica del 12 novembre 2006)

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