02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Repubblica

Gli agricoltori: “Raccolti distrutti se il termometro crolla a zero” ... Coldiretti: grano in crescita, frutteti in fiore, speriamo in un calo graduale della temperatura L’Italia è scampata alla tempesta Kyrill ma per l’agricoltura le cose si mettono ugualmente male: un miliardo di danni e più, dicono gli esperti. Scordatevi susine e pesche succose, morbide albicocche o saporite verdure che già si notano nei campi se l’ondata di freddo che è prevista da domani abbatterà le temperature drasticamente sotto lo zero e per più giorni. La produzione di grano e cereali, poi, è già dimezzata per il caldo fuori stagione che ha mandato in «confusione» le piante. L’agricoltura a rischio, le colture che in queste settimane sono «fonte», maturate e sbocciate convinte per il clima mite di trovarsi in primavera se le temperature scenderanno a picco si ritroveranno tradite dalle gelate: moriranno gemme e boccioli, obbligandoci e dire addio a quintali di frutta, fermeranno la crescita anche di verdure ed ortaggi già impazziti per la primavera anticipata. Come i carciofi che normalmente arrivano sulle nostre tavole fra due mesi ma visto il clima sono quasi pronti per essere colti. A dare l’allarme la Coldiretti, che dà una Sorta di mappa di quello che potrebbe «bruciarsi» per colpa di temperature in picchiata in modo costante nell’Italia che fino ad oggi è stata immersa in una stagione a tratti quasi estiva e calcola in un miliardo di euro i possibili danni.
Mentre come unico dato positivo l’associazione segnala l’arrivo di pioggia e neve che andranno, si spera, a scongiurare la secca estiva, a rinvigorire le scorte di fiumi, laghi e bacini artificiali già in crisi da settimane e al di sotto delle medie degli ultimi 50 anni. Il caldo con valori al di sopra delle medie stagionali ha favorito la ripresa dell’attività delle piante che si trovano con le gemme gonfie pronte a fiorire o sono addirittura già fonte come nel caso dei mandorli in Sicilia, di susini ed albicocchi nelle Marche o in Emilia. «I fiori non resistono a giorni di temperature sotto lo zero, e quindi se questo accadrà per effetto dell’abbassamento delle temperature sono destinati a cadere e a non produrre frutti, con la riduzione del potenziale produttivo e raccolti ridotti». Ma se frutta e verdura sono a rischio, per il grano è quasi una certezza: la produzione sarà molto al di sotto della media, quasi dimezzata, conferma l’agronomo e responsabile qualità della Coldiretti Rolando Manfredini: «Il grano è cresciuto molto più del normale, è alto anche cinque centimetri più del solito nella pianura padana, e soprattutto è cresciuto senza “accestimento” quasi in tutta Italia: ovvero non ha sviluppato accanto a quello primario altri germogli, con conseguente riduzione della produzione». Se la temperatura dovesse scendere molti gradi sotto lo zero a rischio sono anche kiwi, olivo e vite, quindi anche olio e vino.
Le preoccupazioni potrebbero ridimensionarsi se l’abbassamento della colonnina di mercurio avverrà gradualmente e senza sbalzi per consentire alle coltivazioni di adeguarsi, mentre se non avranno un carattere temporalesco certamente positive sono le piogge e la neve che consentono di ripristinare la “scorta” di acqua.

La temperatura - Dovesse scender molti gradi sotto lo zero a rischio sono anche la vite, l'olivo e il kiwi...
La vite ovunque ma maggiori rischi al nord dove è più probabile l'abbassamento delle temperature.
(arretrato de La Repubblica del 21 gennaio 2007)

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su