02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Repubblica

Ma nei locali chi vuol bere ci riesce lo stesso ... “Le discoteche non possono fare granché: servono controlli e leggi più severe. Oltre che una cultura della responsabilità”. Alberto Maioli, da 23 anni dirige “La Pineta” di Milano Marittima, uno dei locali più alla moda della Riviera. Ci vanno venticinque-quarantenni, molti volti nuovi dello spettacolo, calciatori, vip.
Però è un inizio: nell’accordo firmato dai gestori dei locali non dovrebbero dare da bere a chi poi guiderà.
“Il problema è che chi vuole bere e sballarsi, comunque trova il modo. È una vita che faccio questo mestiere, ho 50 anni, e francamente sono stufo di sentire additare la responsabilità delle stragi del sabato sera alle discoteche. Mi sembra che il lavoro da fare si a ben diverso”.
Quale?
“Negli altri Paesi la gente sa che non deve bere e non lo fa: se ti beccano che guidi alticcio ti ritirano la patente come minimo. È che da noi manca un’educazione alla responsabilità, se vuoi andare fuori di testa e mettere in pericolo altri lo fai: la legge vacilla, controlli per strada pochi. Normale che cresca la certezza dell’impunità.
Più adesso, più questi ragazzi, di quelli di prima?
“Non credo. Anzi oggi le discoteche come la mia sono diventate luoghi di incontro: l’offerta del divertimento è diversificata, la gente cerca condivisione. Poi quelli che vogliono andare su di giri e basta ci sono, ma come dappertutto.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su