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La Repubblica

La sbronza del sabato sera bevono 7 ragazzi su dieci ... Aumentano i ragazzi tra gli 11 e l5 anni che bevono abitualmente. E due giovani su dieci si ubriacano il sabato sera. Un fenomeno allarmante ed in continua crescita. Questi alcuni dei dati diffusi dall’istat e dall’Istituto Superiore di Sanità in occasione dell’Alcol Prevention Day 2007. Dalla ricerca emerge con chiarezza la fine del “modello mediterraneo”: si beve solo durante i pasti. Per contrastare il dilagare delle sostanze alcoliche il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, ha annunciato la presentazione di un disegno di legge che limiterà la pubblicità dei prodotti.
“Il dato più preoccupante riguardai giovanissimi - commenta Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità - anche perché sotto i 15 anni l’organismo non è in grado di metabolizzare l’alcol, per cui gli effetti tossici sull’organismo sono amplificati. Inoltre - conclude - si stanno diffondendo dei modi di bere completamente diversi da quello mediterraneo e molto pericolosi. È necessaria una contro-pubblicità per evitare che l’alcol venga associato ad un’immagine positiva.
Per quanto riguarda la mortalità, secondo l’Oms sono 25mila, 17mila uomini e 7mila donne, i decessi causati dall’alcol in Italia, circa il 10 per cento delle cause di morte.
“C’è una sottovalutazione dei problemi legati all’alcol - ha detto commentando i dati il ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero - è necessario rompere il luogo comune che lega il consumo e la capacità di costruire relazioni. Per questo abbiamo pensato a un disegno di legge che limiti la pubblicità degli alcolici”. Obiettivo del ddl, ha spiegato Ferrero “è vietare la pubblicità degli alcolici che fa riferimento al legame tra uso di sostanze alcoliche e successo della persona. E’ invece consentito dare in tv informazioni sull’esistenza di un prodotto alcolico e sulle sue caratteristiche. “L’idea - ha aggiunto il ministro - è riportare la pubblicità degli alcolici al puro elemento informativo”.
I limiti alla pubblicità riguardano le bevande con contenuto di alcol superiore a 1,2 gradi. e il provvedimento prevederà anche la presenza di scritte sulle etichette che informino sui rischi dell’abuso di alcol.
L’iniziativa del ministro Ferrero, è “encomiabile” ma “non è l’unica” e “non sarà l’ultima”. “E’ successo già altre volte” ed il problema è “che provvedimenti cosi non sono mai passati. e “non passeranno mai”. Il presidente degli Alcolisti Anonimi, Maurizio M.. parla con “realistico pessimismo” dell’iniziativa annunciata dal ministro della Solidarietà Sociale. “Ripeto - spiega -l’iniziativa è lodevole, importante, ma non credo che il provvedimento avrà il via libera. L’Italia è uno dei maggiori produttori di vini, già vedo l’alzata di scudi delle lobby delle vigne”. Comunque il quadro italiano è meno allarmante rispetto a quello degli altri paesi europei, ma ci sono alcuni fenomeni preoccupanti di cui tenere conto. Secondo le statistiche Eurostat, il nostro paese è al penultimo posto per la diffusione degli alcolici tra i minori di 16 anni.

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