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La Repubblica

Nel mirino dei pm la vendemmia 2003. “Vino contraffatto” ... Le indagini della Procura di Siena... Nell’inchiesta della procura di Siena sul rispetto del disciplinare del Brunello di Montalcino, che ha preso il via nel settembre dello scorso anno, sono una quindicina le aziende finite nel mirino degli investigatori che sospettano siano state usate uve diverse dal Sangiovese per la produzione del prestigioso rosso. I magistrati hanno già scritto nel registro degli indagati 93 persone e disposto il sequestro di vigneti, cantine e bottiglie delle aziende coinvolte.
Di alcune delle cantine indagate sono trapelati i nomi: si tratta di Antinori, Banfi e Frescobaldi, nomi storici di Montalcino, per le quali i magistrati hanno disposto il sequestro dell’annata 2003, mentre la cantina di Argiano, pur di ottenere il dissequestro, ha declassato il suo Brunello, rietichettandolo “Il 2003 di Argiano”.
L’attenzione degli investigatori si concentra in particolare su questa annata e a tal proposito, la scorsa settimana, la procura senese ha disposto una consulenza chimico-biologica per verificare se il Brunello prodotto abbia rispettato davvero il disciplinare che prevede l’uso di Sangiovese al 100%.
In precedenza, due delle aziende coinvolte avevano fatto ricorso al tribunale del riesame per chiedere il dissequestro di vigne, cantine e bottiglie; un’altra aveva presentato analogo procedimento al gip di Siena. Ma in tutti e tre i casi i ricorsi sono stati respinti.

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