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La Repubblica

Franco, l’età, le tapas, il vino. Una storia gastronomico criminale ... Il Romanzo “Scorpioni in guazzetto” di Juan Bas... ...del protagonista Pacho Murga, mentre cerca di farsi accompagnare in ospedale da un improbabile, antipatico e cattivissimo tassista; quello dello stesso Pacho, fannullone, giocatore e godereccio appassionato di vini e di pinchos creativi, assolutamente da non confondere con le più banali tapas: “Attualmente i pinchos che si trovano sul bancone di un buon numero di bar in Spagna, e in particolare nei Paesi Baschi, sono arrivati a un livello tale di creatività ed elaborazione, da rasentare in alcuni casi l’eccelso, il sublime. Il pincho trasformato in autentica cucina creativa in miniatura”. E quello di Antón Astigarraga, mirabile cuoco basco dal terribile passato con cui Pacho si metterà in società per dare vita al più incredibile, innovativo e succulento locale della città: II Planisfero di Bilbao, che darà il titolo alla prima parte del libro e che permetterà all’autore di raccontarci di degustazioni di vini, di stradine buie e malfamate nella città del Guggenheim, di sbornie colossali, di incredibili ricette vere, di credibilissimi piatti inventati di sana pianta, di orge, di film famosi, di puttane ciccione, di libri, di musica, e pure delle Avventure di Tintin. La seconda parte - Confessioni di un assaggiatore di Franco - narra di quel “terribile passato” di Antón (o Antontxu, in basco), e cioè di quando nel 1962 viene incaricato da un commando dell’allora neonata Eta di uccidere con del potentissimo veleno il dittatore spagnolo. In questo compito facilitato dal fatto di essere lui stesso, cosi come suo padre, l’assaggiatore ufficiale dei piatti serviti a Francisco Franco. Ma qualcosa evidentemente andrà storto - visto che Franco morirà nel suo letto - e Antón, dopo un coma durato ben tredici anni, tre mesi e cinque giorni, decide di vendicarsi dei “compagni” che secondo lui lo hanno tradito...

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