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La Repubblica

Niente champagne per Sarkò la Merkel preferisce il rosé ... Gusti e curiosità dei Grandi a tavola, il racconto della sommelier Adua Villa... Sarkozy è astemio, non beve nemmeno lo champagne. E ai sommelier italiani è scappato un sorriso compiaciuto quando il presidente francese ha confidato questo segreto. La rivalità enologica tra Italia e Francia è sempre accesa, Gheddafi sorseggia solo aranciata in osservanza del divieto islamico e per gli spaghetti ha una tecnica tutta particolare: li tagliuzza quasi uno a uno e poi li porta alla bocca con il cucchiaio. Anche l’altra sera, alla cena offerta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha rotto il protocollo. Doveva essere a tre sedie di distanza da Obama, invece si è avvicinato e ha parlato a lungo con il capo della Casa Bianca. C’è un gruppo di persone, dopo il G8 dell’Aquila, che può raccontare gusti e stranezze dei Grandi a tavola. Dimmi come mangi e ti dirò chi sei. E anche come bevi, ovvio. Adua Villa, 37 anni, sommelier dell’Asi e volto televisivo, ha svolto al vertice un ruolo quasi istituzionale: ambasciatrice dei vini di Abruzzo. Accanto alei sette esperti dell’Asi (associazione sommelier) di Roma e cinque della regione ospitante. In cucina il sempre presente chef di Berlusconi Michele Persichini, ma con l’aiuto dei ragazzi e delle ragazze della scuola alberghiera Villa Santa Maria. Camerieri, cuochi, sommelier hanno ascoltato le classiche barzellette del Cavaliere, hanno scoperto alcuni tic dei capi di governo, hanno capito anche loro chi è stato il dominus incontrastato del G8. “Alla cena offerta da Napolitano. Obama si è alzato prima dell’ultima portata di dolce - racconta Villa - e gli altri lo hanno seguito a ruota”. Obama non ha onorato nemmeno i vini abruzzesi. Ha bevuto solo acqua, liscia per di più, e messo la sua mano da cestista sopra il bicchiere ogni volta che i sommelier hanno provato a fargli assaggiare una nuova bottiglia. Non ha mai cambiato etichetta invece Angela Merkel. La Cancelliere ha conquistato la riconoscenza di cuochi ed esperti di vino. Ha mangiato di gusto e ha scelto di pasteggiare solo con un rosato, il Cerasuolo Montepulciano d’Abruzzo. Un vino particolare, il rosé, snobbato dagli italiani. Ma alla Merkel è piaciuto molto. Ha rifiutato i rossi abruzzesi, le bollicine locali e ha chiesto sempre la stessa fragranza. Alla prima cena, quella dell’8, la cucina ha avuto una richiesta particolare da Obama: un hamburger a panino. Il suo staff lo ha giustificato accampando la scusa di una crisi di astinenza, dopo il viaggio a Mosca (caviale a volontà) e la prima sera a Roma.
Adua Villa parla di Berlusconi e Napolitano come di due perfetti padroni di casa. E dell’ottima organizzazione dei sommelier coordinati da Ubaldo Pizzigrilli. Non è passata inosservata, ma non ha scandalizzato l’abitudine di Angela Merkel di togliere le scarpe sotto il tavolo durante la cena. “Un’usanza del Nord europa”, garantiscono i cuochi, ampiamente ripagati dai complimenti della commensale più soddisfatta e più alla mano. E il Cavaliere? Si è sbilanciato, correndo da una parte all’altra del tavolo, per suggerire ai Grandi i giusti abbinamenti tra vino e pietanza. Presidente - sommelier. Alla fine del pasto ha magnificato il passito abruzzese. Ma si è tradito in extremis. Quando a tavolta è arrivata una bottiglia di Coca-cola, “Mi serve per digerire”, ha spiegato il premier.

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