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La Repubblica

Accuse allo spot dello spumante. “Quella pubblicità è pericolosa” ... La campagna Gancia contestata dall’Associazione familiari vittime della strada... Doveva essere un messaggio leggero, un invito a “sganciarsi” dalla routine. Invece è polemica. L’ultima campagna pubblicitaria della casa vinicola Gancia ha sollevato critiche e ora c’è chi chiede di ritirarla. L’immagine contestata è quella di due ragazzi su un motorino, senza casco, circondati dalle bollicine: guida lei ma non guarda avanti, è girata verso di lui, seduto dietro, con le gambe e le braccia spalancate. Quelle bollicine sono di spumante, anche il motorino è una sagoma fatta di spumante. Questa è una delle immagini affisse da fine settembre in tutta Italia: chi la contesta sostiene che richiamerebbe alla mente il binomio alcol-guida. La campagna è stata affidata alla Phoenix Adv, agenzia pubblicitaria torinese che per il rilancio del marchio ha adottato il claim “Sganciamoci”. Significa, spiega una nota dell’azienda vinicola, “rompere le regole, un invito a sganciarsi anche solo per un attimo dalla routine, per inventarsi uno straordinario momento di vita reale”. “È immorale”, ha commentato Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, presidente dell’Associazione italiana familiari delle vittime della strada. “Ci rivolgeremo all’autorità garante della concorrenza e del mercato ma anche al ministro della Giustizia perché è in contrasto con l’articolo 41 della Costituzione, dove si afferma che l’iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale”. In rapporto ai contenuti del codice dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, la campagna sarebbe invece in contrasto con l’articolo 22: “La comunicazione commerciale deve evitare di associare la guida di veicoli con l’uso di bevande alcoliche”. “Credo che l’immagine sia evidentemente un’iperbole e suggerisca l’idea che qualunque oggetto si possa trasformare in bollicine”, si difende Corrado Mazzucchi, presidente della Phoenix. “Abbiamo ragionato sulla possibilità di polemiche e sul piano legale siamo coperti”, conclude.

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