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La Repubblica

Alcol. Un bracciale per i cattivi ragazzi di Hollywood ... Lo Scram, il monitoraggio di sicurezza a distanza, rileva il tasso etilico nel sudore. Con questo sistema si evita il carcere. L’attrice Lindsay Loahn l’ha esibito a Cannes... Pensate di affrontare l’estate senza l’accessorio del momento? Come farete a mostrarvi in spiaggia senza il braccialetto, che poi in realtà si porta alle caviglie, che ha fatto letteralmente andare fuori di testa Hollywood? Memorizzate queste cinque lettere: Scram sta per Secure Continuous Remote Alcohol Monitoring. Cioè monitoraggio di sicurezza e a distanza del consumo di alcol: il braccialetto antidrink che sta conquistando l’America. L’ultima diva a sbandierarlo è Lindsay Lohan. Anzi lei è recidiva: aveva già provato a “lanciarlo” cinque anni fa. Da allora la moda, chiamiamola così, ha conquistato l’attrice e rapper Eve, l’ex stella del basket Jayson Williams... Sportivi & attori: tutti col braccialetto alle caviglie. E tantissima gente qualunque: sono già più di 125mila gli aficionados in tutti gli Sates. Un accessorio così diffuso che sempre la solita Lindsay - un fiore che rischia di appassire per gli eccessi, attrice così disinibita da girare un film su Linda Lovelace, la stella porno di “Gola Profonda” - l’altro giorno ha lanciato su Twitter un appello agli stilisti di Chanel: “C’è per favore qualcuno che possa fornirmi un’etichetta, uno sticker, qualcosa per rivestire insomma il mio Scram, in modo che possa quanto meno mettermi addosso qualcosa di chic?”. Nessuna risposta, per ora, dalla celebre maison. Ma state sicuri che prima o poi gli sticker dello Scram spopoleranno: imperdibili e chic come le custodie dell’iPhone. La pubblicità di Lindsay ha costretto anche il New York Times a occuparsi del fenomeno e il giornale ha contato più di trecento attuali utilizzatori nella Grande Mela. Ma lo Scram è sul mercato già da sette anni. La compagnia che lo produce, l’Alchol Monitoring System di Littleton, Colorado, giura che è la prima macchinetta del genere efficace al cento per cento e più di duemila tribunali in 48 stati d’America le danno ragione. La crisi economica, che rende sempre più costoso spalancare agli ubriaconi le porte del carcere, ci ha messo del suo, e le condanne al braccialetto sono aumentate vertiginosamente.

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