02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Repubblica

… Alcol-test, la prima notte è un flop pochi etilometri in pub e ristoranti … I clienti protestano: “C’è chi lo fa pagare”. Ma a Napoli fioccano multe… Niente test per il popolo della movida. Le tabelle sono esposte ma solo pochi locali che vendono alcolici dopo la mezzanotte hanno l’ alcol-test, nonostante l’obbligo scattato due giorni fa. I clienti hanno accolto con freddezza lo strumento che svela se mettersi alla guida è un rischio: più un gioco che un servizio e, se costa, meglio non provare. A Roma 1.500 locali dovrebbero dotarsi dei kit: già attrezzati i pub di Trastevere e piazza Navona. “Abbiamo la macchinetta elettronica ma non ce l’ha chiesta nessuno - dicono al Perfect Burn. “Diamo un kit usa e getta che costa 3 euro - spiegano da Freni e Frizioni - Ma crediamo sia un’operazione di marketing perché chi beve più di due bicchieri sa di superare i limiti”. Tra i ristoranti e bar del centro c’ è chi non sa di essere fuorilegge e i vigili hanno scelto di partire, prima delle multe, con una campagna informativa. Milano è più attrezzata: l’ associazione dei bar e ristoranti, Epam-Confcommercio, stima che il 70% dei 1.780 locali con chiusura oltre le 24 abbia acquistato o ordinato il dispositivo, anche se il vicepresidente Alfredo Zini ammette: “È possibile che qualcuno impieghi più tempo ad adeguarsi”. In regola una ventina di bar, pizzerie e locali controllati, come le 165 discoteche in città e provincia ma tanti gestori di locali a Brera e sui Navigli dicono: “Lo abbiamo, ora lo aspettiamo”. Niente multe (da 300 a 1.200 euro) a Torino, dove i locali di piazza Vittorio sono in regola, e qualcuno espone il cartello “dotati di etilotest” ma non basta a convincere gli avventori. Tanti gestori poi dicono di non essere stati informati e hanno da ridire sui costi: Mirko, proprietario di un locale del Quadrilatero, deve capire “se prenderlo a noleggio o comprarlo”, Stefano, di “Basso30”: “Mi hanno detto che sono esauriti”. Di precursori alcolemici ne esistono di monouso, i più semplici, fino a quelli a parete che funzionano a gettone. Quelli di design possono superare i 600 euro. Linea morbida a Bologna come a Firenze dove vigili e polizia non hanno fatto controlli specifici, anche se da agosto qui ce ne sono un centinaio, acquistati dalla municipalizzata Firenze Parcheggi e installati nelle sue strutture o ceduti a locali interessati. Da allora ogni giorno almeno venti persone lo hanno usato. A Parma, le tabelle alcolemiche ci sono ma i locali non hanno gli etilometri, a Genova non li ha chiesti nessun cliente nei 400 locali interessati dalla norma. Le multe ci sono state a Napoli, nel quartiere Chiaia ad alta densità di locali notturni. Sabato notte, su 11 locali controllati 9 ne erano sprovvisti. Sanzione da 400 euro per il noto ristorante “Umberto”, il proprietario si difende: “Non ne abbiamo trovati, le farmacie ne sono sprovviste”. L’ alcol-test non si trova a Bari dove rischia l’ 80%: nel centro storico ce l’hanno due su 10. I vigili non si sono fatti vedere, perché controlli a tappeto e sanzioni scatteranno tra qualche giorno. A Palermo tra circa 800 locali interessati, l’ Unione pubblici esercizi di Confcommercio ha distribuiti una sessantina da 65 euro, una ventina di richieste sono ancora inevase. Pochi hanno quello elettronico, la maggior parte l’ usa e getta. Gli avventori non lo prendono sul serio. Roberta Civiletti, cliente di un pub: “Ho visto un ragazzo chiedere il test per gioco. Due minuti dopo, nonostante fosse brillo, era già al volante della sua auto”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su