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La Repubblica

… Alcol-test, ora si fa al ristorante Etilometro obbligatorio nei locali … A fine pasto, con il conto anche l’alcol-test. Una richiesta che potremmo sentire ripetere agli avventori di ristoranti, trattorie e osterie e bar, a chi si ferma davanti a un chiosco o un baracchino. Ai clienti di enoteche, alberghi e agriturismi, a quelli che vanno a una fiera o una sagra paesana. Un servizio in più e una “strada” per educare al bere in modo responsabile. Entra in vigore da oggi l’ ultima fase del codice della strada contro chi guida in stato di ebbrezza: i locali che somministrano alcolici oltre la mezzanotte dovranno mettere a disposizione dei clienti i “precursori alcolemici”, per rilevare in tempo reale la presenza di alcol nel sangue, e affiggere in tre copie le tabelle con le informazioni sui livelli di alcol, i sintomi collegati e i rischi in cui si incorre se si fermati alla guida. “È il contributo dei gestori per contrastare un problema grave, un passaggio di responsabilità sociale che ci ha visti in prima linea”, commenta Lino Stoppani, presidente di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), ricordando i tre mesi a disposizione dei gestori per mettersi in regola. Chi non lo ha fatto rischia una sanzione amministrativa da 300 a 1200 euro. Gli altri sono pronti a dare con il test informazioni ai clienti sui rischi per chi guida superando il limite di legge di 0,5 grammi di tasso alcolemico che, se tre volte maggiore, prevede la confisca dell’ auto. L’obbligo di avere il precursore non riguarda chi non fa intrattenimenti danzanti e musicali e cessa la sua attività entro le 24, così come devono avere “tasso zero di alcol” gli autotrasportatori e neopatentati. “Speriamo che, come il fumo, possa essere una “buona pratica” che l’ Italia potrà esportare all’ estero”, commenta Emanuele Scafato, direttore dell’ Osservatorio nazionale alcol dell’ Iss, e sottolinea che le associazioni di categoria si sono dimostrate sensibili nei confronti di questo strumento. “La quantità di alcol di un bicchiere di vino può essere metabolizzata in due ore, ne servono almeno tre per due bicchieri: meglio bere a stomaco pienoe aspettare prima di mettersi al volante”, consiglia l’ esperto. Hanno solo funzione preventiva i precursori, che sono fissi (si installano anche all’ esterno e il risultato appare su un display) o usa e getta (più economici). Ce l’ ha Alfredo Zini, proprietario del ristorante “Al tronco” di Milano: “L’ ho messo sulla cassa, in un vaso trasparente perché sia visibile”, racconta. “Per ora userò i precursori chimici, in attesa che arrivi quello elettronico”. È uno strumento, per Zini, “che si inserisce in un’ ottica di prevenzione ma non avrà effetti immediati sugli incidenti stradali causati da chi è incline a bere. Nell’ ottica della prevenzione andrebbero bene anche misure come valorizzare sul menu le bevande analcoliche”. Da oggi scatteranno i controlli, che almeno a Roma non saranno intensificati: “Faremo quelli di routine con una particolare attenzione per verificare la presenza dei precursori - dice Angelo Giuliani, comandante della Polizia municipale. Il primo passo sarà capire se tutti si sono adeguati: in ogni caso daremo ai gestori il tempo per farlo, poi diventeremo inflessibili”.

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