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La Repubblica

“C’è più ricerca della qualità tra birra e vini di tutto il mondo” ... Varmi Codeluppi, sociologo: “Si preferiscono prodotti leggeri”... Codeluppi, lei è un sociologo dei consumi. Com’è cambiato In Italia il rapporto con l’alcol e con il bere?

“Direi in meglio, soprattutto per quanto riguarda il vino e la birra. Nel senso che si è diffusa una grande ricerca della qualità, rispetto alla quantità. E la preferenza verso un prodotto più leggero, con grande apertura verso le novità. Gli italiani hanno iniziato a bere vini di tutto il mondo, ci sono le enoteche, i wine bar”.

Una piccola rivoluzione industriale e culturale quindi...

“Sì, penso anche a film come “Sideways” o “Un’ottima annata”, dove si celebra proprio la cultura del vino. Ma questo ha coinvolto massicciamente anche i consumi di birra, che sono diventati sempre più ricercati, oggi ci sono le birre artigianali, mille tipi ed etichette diverse”.

I giovani però utilizzano i superalcolici per il Binge drinking, grazie anche a spot mirati proprio alloro target.

“È vero, ma non credo che la pubblicità sia responsabile più di tanto dello sballo alcolico giovanile. Gli spot ci sono sempre stati. Credo piuttosto che i ragazzi in questo periodo si sentano smarriti e senza speranza. E dunque cercano modi e mezzi per evadere”.

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