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La Repubblica

Io, “invitato seciale” al matrimonio del secolo ... Sul minibus con i vip dietro la coppia reale... Sono uno dei pochi fortunati italiani - con i marchesi Vittorio e Bona Frescobaldi e l’ambasciatore d’ltalia a Londra - ad essere invitato a quello che viene definito “il matrimonio del secolo”. Ho visto da vicino Kate, la “commoner” che un giorno diventerà regina. Ho partecipato a un giorno di festa e forse di svolta per questo Paese e per la monarchia. Una giornata lunga, cominciata di buon mattino alla prima colazione nel Palazzo di Lancaster House dove ora si tengono le conferenze internazionali ma che fu parecchi decenni fa la residenza favorita della regina Vittoria. Il ministro degli esteri Hague, sicuramente emozionato, ci ha accolti con la tradizionale ospitalità britannica. La cosa che mi ha colpito, però, è stato il grande spiegamento di forze. Lo confesso, un brivido quando ti capita di partecipare a un evento planetario come il matrimonio del futuro re d’Inghilterra, lo senti sicuramente. Pensi a un possibile attentato in diretta tv. I reparti della Sas mobilitati mi hanno restituito il sorriso. Dalla Laricaster House ho raggiunto poi Wesminster Abbey grazie ai pulmini. E anche a bordo c’erano gli uomini della sicurezza. La chiesa contiene 1900 super vip. Ci sono gli esponenti delle famiglie reali in carica, un buon numero di ex regnanti e molti esponenti dell’aristocrazia, della grande finanza, del mondo accademico, e soprattutto delle chiese presenti in Gran Bretagna. Certarnente l’atmosfera in questa occasione è emozionante. Si sente la tradizione liberale britannica in maniera molto forte. È praticamente una riesumazione dell’impero britannico. Tutti i paesi del Commonwealth sono rappresentati. Siedo accanto a signore molto eleganti. “Più di quanto lo erano al matrimonio di Carlo e Camilla o della principessa Margaret”, commenta Bona Frescobaldi. E ha ragione. Non posso fare a meno di sorridere davanti alla sfilata di cappelli e cappellini che non sfigurerebbero ad Ascot per l’inizio della Season. Uno dei più affascinanti è l’elegantissimo ambasciatore cinese, un diplomatico di grande professionalità nell’affrontare i problemi politici internazionali, ma l’ambasciatore in questo contesto sembra particolarmente propenso ad ammirare la marchesa Frescobaldi alla quale alla fine della cerimonia scatta molto diligentemente decine di foto di grande qualità. Dopo la cerimonia gli invitati si dividono in diversi gruppi: quello dei membri della famiglia reale e di ex reali va in pulmino a Buckingham Palace, quello dei Middleton, parenti della sposa, si reca invece all’albergo Goring, gli altri invitati tornano alla Lancaster House. Si brinda alla salute degli sposi e dell’antica monarchia britannica che il principino William sembra d’accordo con la sua consorte nel voler trasformare e renderla meno tradizionale ma forse più popolare. Con alcuni amici commento: “Mai visto un futuro re che voglia guidare l’auto sportiva con accanto la sua sposa”. È il segno dei tempi. E tutto sommato, anche i più anziani e tradizionalisti non possono che sorridere all’uomo che cambierà la monarchia.

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