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La Repubblica

I russi brindano con Gancia. Rustam Tatiko nel capitale ... I media moscoviti anticipano l’alleanza internazionale del magnate della vodka ... I russi amano i vini dolci, gli spumanti in particolare, tanto da comprarsi una gloriosa azienda italiana, sicuri di lanciarla con successo sul mercato. La più grande holding di produzione e distribuzione di liquori russa ha infatti deciso di acquistare entro questa settimana la storica azienda piemontese Gancia. Un colosso vinicolo che vende una media di 30mila bottiglie l’anno su oltre quaranta mercati dal Portogallo al Giappone.
L’operazione, che dovrebbe comportare un investimento da 150 milioni di euro, potrebbe consentire alla holding Russkij Standart di San Pietroburgo di rilevare gli asset di proprietà degli eredi di Carlo Gancia, il fondatore che cominciò la sua avventura nel 1850 a Canelli, nell’astigiano, con la realizzazione della prima cantina. Oggi siamo alla quinta generazione che solo nel luglio scorso aveva sottoscritto un aumento di capitale da 5 milioni di euro. Adesso la Gancia gestisce oltre 20mila ettari di vigneti in Piemonte, ma anche in Puglia e Sicilia. Né 1’ azienda piemontese, né quella russa hanno voluto commentare la notizia lanciata stamattina dal prestigioso quotidiano Kommersant. Da parte italiana però arriva l’invito ad aspettare la conferenza stampa di domani a Canelli per “presentare e spiegare gli accordi a livello internazionale dell’azienda”.
La conquista di un marchio italiano così prestigioso sarebbe il primo successo all’estero del miliardario Rustam Tariko che ha cominciato a costruire la sua fortuna con la produzione della diffusissima vodka Standart, e che adesso regge una holding che comprende una compagnia di assicurazione e una banca. Nel gruppo è compresa anche la Rust, una catena di distribuzione di liquori che, proprio i131 dicembre vedrà scadere il suo contratto per la commercializzazione dei prodotti Cinzano e Cani- pari e si sta già dedicando al marketing per il suo nuovo prodotto realizzato in Italia. Lo spumante di tipo Asti, è certamente il più amato dai consumatori russi che lo preferiscono ai brut, troppo secchi e poco compatibili con i loro gusti. Stessa cosa per il vermuth, vino da dessert che la Gancia produce da un secolo e che da un po’ di tempo ha subito un declino sui mercati italiani. Più difficile sarà piazzare altri prodotti della Gancia come i vini Rivera e Croce e il Prosecco di Valdobbiadene. Ma a San Pietroburgo sono sicuri di spopolare con Asti e vermuth e studiano già una campagna pubblicitaria che inviti a brindare per Capodanno con il “dolce sapore italiano”.

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