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La Repubblica

Il Dossier. Il patto per la salute ... Junk Food ... Dalle bibite gassate alle merendine ecco i cibi nel mirino del governo … Pieni di grassi saturi, sale o zucchero e senza traccia di frutta o verdura. L’istituto per la nutrizione inglese individua i junkfood - o cibi spazzatura - come i responsabili dell’epidemia di obesità e diabete. Andrea Ghiselli dell’ Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione li descrive come “alimenti ricchi di calorie ma poveri di nutrimenti”. Anche se, avverte, “ogni definizione hai! difetto di essere soggettiva”. Già parzialmente tassato in Stati Uniti, Francia, Danimarca, Ungheria, il junkfood finisce ore nel mirino del ministero alla sanità italiano. E dell’altro ieri il documento in cui il ministro Renato Balduzzi ipotizza di tassarli insieme all’alcol, destinando i soldi agli investimenti di edilizia sanitaria. Si tratta di una proposta preliminare, da discutere con le Regioni ed eventualmente con produttori e distributori. “E solo una bozza che contiene diverse ipotesi in vista del nuovo Patto per la salute - hanno specificato ieri dal ministero - sulle quali è stato avviato il confronto con le Regioni”. Nella bozza si parla anche di alcolici, senza specificare il tipo. E dopo l’alzata di scudi di ieri di Fipe (federazione pubblici esercenti) e Federagri-confcooperative, il ministero ha precisato che non è in vista nessuna “Tassa Balduzzi” sul vino.

L’alcol

Abuso e dipendenza ne fanno un killer in Italia si contano 30 mila morti l’anno … La bozza del ministero della Salute lo associa ai junk food tra le fonti di nuove imposte. Ma l’alcol non ha a che fare con la malnutrizione, ed è in sé una causa di grave dipendenza. In Italia i decessi direttamente collegabili al suo consumo sono circa 30 mila all’anno e tasse, limiti di età, regimi di monopolio e restrizioni alla vendita sono in vigore nella maggioranza dei paesi del mondo. In Italia le accise vanno dai 2,35 euro per ettolitro e per grado per la birra agli 800 per l’alcol puro, passando per i 68 dei prodotti intermedi (ma il vino ne è esente). In Gran Bretagna qualche anno fa fu avanzata - ma poi respinta - l’ipotesi di escludere gli alcolizzati dalle liste dei trapianti di fegato.

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