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La Repubblica

“Non vogliamo fare cassa ma mandare un messaggio il cibo sano fa risparmiare” ... Il ministro Balduzzi: troppe patologie sono legate alla cattiva alimentazione ... “Prima la salute, poi la cassa”. Il ministro Renato Balduzzi crede nella tassa di scopo sul junk food ma non vuole che si pensi solo ad un modo di raccogliere risorse per un sistema sanitario in difficoltà economica.

A cosa servono queste tasse, ministro?

“Il primo segnale riguarda la necessità di migliorare le abitudini alimentari. Mandiamo un messaggio ai consumatori, vogliamo farli risparmiare in termini di salute, cosa che poi si traduce in un risparmio anche per il sistema sanitario nazionale. Del resto ci sono molte dimostrazioni scientifiche sul collegamento tra certe patologie e una cattiva alimentazione”.

Come userete i soldi?

“Ricordo che si tratta di una piccola imposta e che dobbiamo finire di concordarla con le Regioni, che comunque mi sembrano d’accordo su questa impostazione. Per ora stiamo pensando di utilizzare il denaro per migliorare le strutture sanitarie, dal punto di vista delle attrezzature. Si tratta di un settore molto in sofferenza. Quando le risorse sono limitate come in questo momento è più difficile aprire agli investimenti”.

Teme che a qualcuno potrebbero non piacere queste nuove tasse?

“Per quanto riguarda i superalcolici introdurle è soprattutto un segnale e non credo che si possa avere da ridire. Del resto, e questo vale ancora di più per le bevande analcoliche, stiamo parlando di una tassazione molto modesta, che visti i numeri del consumo ci permette comunque di avere a disposizione una certa quantità di denaro. Mai! nostro primo obiettivo, ripeto, non è quello di fare cassa. Ritengo importante che su questi temi si apra un dibattito, averlo avviato è già una partita vinta”.

E per alimenti come merendine e snack che provvedimenti prenderete?

“Stiamo discutendo con le aziende perché si ottimizzi e migliori la qualità delle produzioni, specialmente quelle dolciarie. Qui al momento non ci muoviamo con la leva fiscale ma cerchiamo l’accordo. Del resto l’industria di alto livello ha interesse a tenere gli standard elevati. Vogliamo arrivare a una qualità maggiore dei cibi e allo stesso tempo aiutare il consumatore ad orientarsi e a scegliere in modo consapevole. Per questo lavoriamo anche sulle etichette”.

Basta ridurre il consumo di junk food per sconfiggere l’obesità?

“Certo che no e infatti il ministero ha già fatto e farà nuove campagne di prevenzione per promuovere una vita sana e soprattutto l’attività fisica, che è molto importante. Esiste un programma, “Guadagnare salute”, che è stato avviato nel 2007 e andrà avanti”.

Quali sono i tempi di introduzione delle tasse?

“Li valuteremo con le Regioni. La partita del “patto per la salute”, in cui vanno inserite queste nuove tasse, deve trovare una sua definizione entro autunno ma i provvedimenti legati agli alimenti potrebbero essere anticipati, visto che sul tema noi e le amministrazioni locali la vediamo in modo simile”.

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