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La Repubblica

Brennero, blitz contro il falso Made in Italy polemica Confindustria-De Girolamo ... Coldiretti ferma i camion in arrivo e i Nas trovano cibi prodotti all’estero ma con il marchio tricolore ... Non li ha fermati neppure il gelo e la distanza. Per la loro “battaglia di Natale” si sono mossi da tutto il Paese, gli agricoltori e gli allevatori. E, in migliaia, hanno invaso la frontiera del Brennero, tra l’Italia e l’Austria. Con i trattori, i pullman, gli striscioni - “una mozzarella su quattro è senza latte”, “Il falso prosciutto italiano ha fatto perdere il 10 per cento dei posti di lavoro”, “Il falso Made in Italy uccide l’Italia”, gli slogan più espliciti -, i colori verde e giallo della Coldiretti. Una maxi protesta a difesa del made in Italy. A cui ha partecipato anche il ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, suscitando il dissenso dell’industria alimentare. Come campò baie hanno scelto un’area di parcheggio lungo l’autostrada del Brennero, dove è stata montata anche una grande tenda per preparare pasti e bevande calde: chilometro 1, direzione Sud, verso l’Italia. E lì, nell’epicentro della rivolta, che gli allevatori si sono schierati e hanno iniziato a fermare i camion per sapere quale merce trasportassero, il luogo di partenza e quello di destinazione. Nei tir controllati al valico - erano presenti anche i carabinieri dei Nas e le altre forze dell’ordine - sono stati trovati prodotti stranieri, diretti ai supermercati con il marchio italiano: semilavorati di suino tedesco etichettato con il tricolore, mozzarelle partite dalla Germania e destinate alla Sicilia, latte della Polonia da consegnare a Brescia, cagliate industriali per il formaggio provenienti dal Belgio in viaggio verso Verona. “Su alcuni camion abbiamo trovato cosce di maiale, alcune senza timbro di provenienza”, ha informato la Coldiretti. “Uno su tre dei prosciutti dichiarati italiani proviene dall’estero - l’accusa del presidente, Roberto Moncalvo -. Stiamo svendendo un patrimonio del nostro Paese su cui costruire una ripresa economica sostenibile e duratura”. Ed è per difendere il settore dalle importazioni di bassa qualità fatte passare come italiane, che l’associazione ha proclamato la “battaglia di Natale”. Incassando la solidarietà di Nunzia De Girolamo: “Questa è una battaglia giusta per difendere il marchio made in Italy. Ci saranno più controlli e non vi lasceremo soli”, è stata la promessa ai manifestanti del ministro. Immediata è arrivata la protesta di Confindustria, che si è detta “sconcertata per il comportamento del ministro, che con la sua presenza al Brennero ha dimostrato di non tenere in debita considerazione tutte le disposizioni Ue che regolano l’originalità dei prodotti agroalimentari. Siamo contrari al protezionismo”. Immediata la replica del ministro: “Quello che sconcerta sono i toni di Confindustria”. Oggi si replica a Roma, di fronte al Parlamento, dove Coldiretti promette di portare maiali vivi.

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