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La Repubblica

Il Mio Vino … Sancti Blasii, il rubino di San Biagio... Le terre di Carmignano sono ricche di storia: Leonardo da Vinci visse a pochi metri dal podere di Colline San Biagio, nel 1716 il Granduca Cosimo III de’ Medici dichiarò il territorio zona di produzione di vini di qualità eccellente, delimitandone i confini e creando, di fatto, la prima Denominazione di Origine. L’editto comprendeva anche la determinazione dei confini delle quattro aree produttive di maggior interesse al tempo, oltre a Carmignano, Chianti, Pomino e Val d’Arno di Sopra, un contributo preziosissimo tuttora attuale. Dal 1 800 in poi il podere è stato nelle mani della famiglia Ragionieri. E dei nostri giorni l’impulso decisivo, quando il famoso notaio della Rai Luigi Pocaterra e sua moglie Maria Pia Ragionieri, travolti dalla passione per il vino e per queste terre, decidono di rifondare l’azienda di antica tradizione familiare. Si rivolgono a consulenti del calibro di Barbara Tamburini, brillante wine maker di origine pistoiese, e operano un attento reimpianto dei vigneti sulle pendici delle colline della frazione di Bacchereto. Oggi, il Carmignano di punta dell’azienda è dedicato proprio a Sancti Blasii, il toponimo con cui veniva identificata questa zona nel 1200. Nel calice il vino lampeggia di toni granato su un luminoso manto rubino. Protagonisti del ventaglio olfattivo i mirtilli e le amarene, viole appassite, humus, funghi, ampie note balsamiche e mentolate. Spezie orientali sullo sfondo. Al palato è ricco e strutturato, sfoggia tannini maturi ben affusolati, perfetta tensione gustativa, note minerali e di liquirizia nella lunga scia finale.

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