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EMERGENZA

La ristorazione alle prese con la mancanza di personale: mancano 193.000 lavoratori

Fipe-Confcommercio: non basta la riforma del reddito di cittadinanza. Servono percorsi di orientamento, formazione e re-skilling
Cucina, FIPE, LAVORO, PROFESSIONISTI, RISTORANTE, Non Solo Vino
La ristorazione alle prese con la mancanza di personale

La ristorazione, che nel 2022 ha ripreso a correre, grazie al ritorno del turismo internazionale e dei consumi fuori casa dopo due anni di pandemia, ha di fronte un problema ormai divenuto strutturale: il reperimento di competenze qualificate. Al momento mancano all’appello 193.000 persone rispetto al 2019, di cui 107.000 posti di lavoro che prima della pandemia avevano un contratto a tempo indeterminato. E non basta certo la riforma del reddito di cittadinanza, per quanto importante, a risolvere i problemi del settore, che ha bisogno di professionisti con una certa esperienza. Secondo le previsioni del sistema Excelsior Unioncamere, le assunzioni programmate per il trimestre ottobre-dicembre sono 139.000, ma il 56% delle imprese denuncia difficoltà nel reperimento a causa della scarsa esperienza e del ridotto numero di candidati.

Da qui la doppia proposta  Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi. Se si vuole invertire questo trend negativo - spiga la Fipe - occorre far conoscere ai giovani le reali potenzialità del settore. Mancano completamente quei percorsi di orientamento dedicati ai ragazzi delle scuole e ai giovani in generale, che al momento non sono informati sulle opportunità di lavoro e su quali prospettive di crescita professionale e salariale esistono nelle nostre imprese. Parallelamente - aggiunge la Fipe - bisogna puntare sulla riqualificazione professionale. Il programma GOL - Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori è un’opportunità per orientare i percorsi di riqualificazione professionale anche ai lavoratori in uscita da aziende di altri settori che chiudono o delocalizzano. I percettori di Naspi dovrebbero essere inseriti in percorsi di re-skilling e di formazione per poter poi accedere a nuovi impieghi in nuovi comparti come quello della ristorazione che ha urgente necessità di recuperare i posti di lavoro persi nel corso dei due anni di Pandemia. A tal proposito, orientamento e riqualificazione sono strumenti necessari per restituire al settore la capacità di fare innamorare le persone di un lavoro qualificante, gratificante che rappresenta una reale opportunità di vita e professionale e che contribuisce a costruire l’immagine del nostro Paese nel mondo.

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