“Il Vinitaly è da rivedere nella struttura organizzativa. Deve riacquistare un ruolo primario nel processo di valorizzazione internazionale del grande patrimonio vitivinicolo italia”: così Tito Barbini, assessore all’agricoltura della Regione Toscana, vuol concordare un piano di interventi da prendere nei confronti dell’Ente Fiera di Verona. Una posizione pienamente condivisa da consorzi, amministrazioni provinciali e dal mondo vitivinicolo toscano.
“Lo stato di degrado e la carenza del sistema organizzativo della fiera - ha precisato in un incontro con l'Apet, consorzi e produttori - ha messo in serio pericolo l’immagine della Toscana e l’assalto di tanti curiosi interessati solo a bere ha creato disagi ed ha reso difficili i rapporti con i clienti internazionali”.
Da questa analisi sono emerse anche una serie di proposte concrete che Barbini intende avanzare a VeronaFiere: più controllo negli accrediti , riservando l’accesso per il grande pubblico alla sola domenica; programmare una nuova immagine della Toscana; rivedere la struttura organizzativa e logistica di Vinitaly, con un piano promozionale e di marketing mirato a favorire la presenza degli operatori toscani; poter ampliare l’area espositiva riservata alla Toscana per permettere l’accesso a numerose altre aziende che ancora non trovano accesso alla manifestazione.
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