La vacanza rurale si conferma motore del turismo italiano e internazionale nel Belpaese: 26.169 strutture agrituristiche attive, 303.000 posti letto e 13.023 aziende con ristorazione trainano un settore che, nel 2024, ha superato 1,6 miliardi di euro di fatturato e che punta a sfiorare 2 miliardi di euro in valore nel 2025. Crescono, infatti, arrivi e presenze, con 5,1 milioni di turisti previsti e un incremento del turismo straniero del +100% negli ultimi 10 anni, in particolare da Germania, Francia, Paesi Bassi, Stati Uniti e Svizzera. La Toscana è la regione leader, con 5.800 strutture, ed offre una combinazione unica di ospitalità rurale e prodotti agricoli di alta qualità, ma in forte crescita sono anche Sicilia, Campania, Lazio, Abruzzo, Marche, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Puglia. Il profilo dell’agriturista? È sempre più definito: predominano famiglie (68%) e turisti stranieri (25%), con una forte preferenza per la prenotazione diretta e la ricerca di esperienze autentiche, relax, benessere e cultura locale. E il settore mostra una progressiva destagionalizzazione, con soggiorni che si distribuiscono anche nei mesi non estivi, e una durata media delle vacanze in aumento. È la fotografia scattata da “Agrietour”, alla vigilia dell’edizione n. 23 del Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, ad Arezzo (Arezzo Fiere e Congressi, 14-16 novembre).
L’agriturismo in Italia si conferma canale privilegiato per il turismo sostenibile e “slow”, promuovendo la valorizzazione dei territori, la multifunzionalità delle aziende e la formazione degli operatori su accoglienza, marketing digitale e sostenibilità. Le strategie future puntano su pacchetti esperienziali e sinergie con cantine, borghi e percorsi naturalistici, per consolidare un’offerta che unisce innovazione e tradizione, come racconterà “Agri@Innovation - Intelligenza Artificiale e Innovazione Rurale Reale!”, ad Agrietour” dove ci saranno 100 tour operator da 22 Paesi per incontrare 400 strutture in una borsa unica in Italia. In contemporanea, “Passioni in Fiera” offrirà spazi dedicati alla creatività, all’hobbistica e alla vita all’aperto, per un doppio evento che celebra territorio, sostenibilità e nuove opportunità di business. “La nuova accoglienza in campagna passa da qui, strumenti digitali semplici, tecnologie intelligenti, soluzioni che aiutano a fare meglio, senza snaturare l’essenza dei luoghi - spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti - l’innovazione nel turismo rurale non è un cambio di stile, è un’evoluzione del modo di ospitare, raccontare e connettere”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025


















































































































































































