“Parlare di miele sarebbe più facile: potremmo descriverne il colore, la consistenza, il profumo e il sapore, celebrarne le proprietà. Oppure spiegare la fioritura dalla quale le api colgono il nettare, raccontare la storia di chi lo fa per mestiere. E invece no, perché l’ultimo (in ordine di tempo) Presìdio Slow Food a venire istituito non riguarda un alimento, bensì un’ape: l’ape nera del Ponente ligure”. Ecco il messaggio che accompagna il nuovo progetto di tutela della Chiocciola in difesa della biodiversità italiana rappresentata da un’ape autoctona, un ecotipo frutto di un’ibridazione naturale stabile che va avanti da millenni, tra l’ape bionda, l’Apis mellifera ligustica endemica della penisola italiana, e la nera Apis mellifera, proveniente dalla vicina Francia, in un’area limitata che coincide con la Provincia di Imperia, al cui microclima ed alla cui flora si è perfettamente adattata imparando a gestire le risorse e resistendo alle minacce, dal cambiamento climatico all’utilizzo di pesticidi in agricoltura, dai danni dovuti alla Vespa velutina all’erosione genetica a causa dell’introduzione reiterata, da parte dell’uomo, di altre sottospecie di api o di ibridi commerciali. Un gesto simbolico con cui Slow Food rilancia l’invito a raggiungere 1 milione di firme per chiedere all’Unione europea di porre fine all’uso di pesticidi nocivi, principali responsabili della moria di api, aderendo all’Iniziativa dei Cittadini Europei Salviamo api e agricoltori.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024