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LATTE - I MINISTRI UE E 2000 TRATTORI OGGI A BRUXELLES. BRACCIO DI FERRO PRODUTTORI. COMMISSIONE: “LE CASSE SONO VUOTE”

Contro la crisi del latte gli agricoltori europei non demordono e domani saranno di ritorno a Bruxelles con almeno 2.000 trattori, per manifestare la loro collera nel cuore decisionale dell’Europa. Nello stesso momento i ministri dell’agricoltura dell’Unione Europea si muoveranno - questa volta a ranghi serrati e non più in ordine sparso - per concordare con la commissaria europea Mariann Fischer Boel, in una riunione informale, un piano di intervento a medio e lungo termine sul fronte del latte. Questa volta, sono 20 i ministri dell’agricoltura - per l’Italia Luca Zaia - ad aver messo a punto un testo di proposte concrete cui vorrebbero poter dar seguito nel Consiglio dei ministri dell’Ue del 19 e 20 ottobre a Lussemburgo dove saranno ancora ad attenderli i trattori dei produttori europei.

L’obiettivo dei ministri è duplice. In primo luogo lottare contro una volatilità dei prezzi che non solo ha messo in ginocchio i produttori di latte, ma l’allarme è stato lanciato anche per i cereali, l’ortofrutta ed altri alimenti di prima necessità. Inoltre, reintrodurre alcuni stabilizzatori per l’equilibrio dei mercati agricoli - un esempio lo stoccaggio privato de formaggi - strumenti abbandonati dalle successive riforme della politica agricola comune con l’obiettivo finale di liberalizzare il mercato dei prodotti agricoli. Tuttavia, aver tagliato - o quasi - gli ormeggi che permettevano di stabilizzare la barca della politica agricola comune ha avuto come conseguenza che agricoltori e consumatori sono rimasti senza protezione contro le fluttuazioni e le speculazioni di materie prime agricole sul mercato mondiale. Così si è passati dai prezzi altissimi per i cereali nel 2007-2008 (con ricadute su pane e pasta), a prezzi per il latte alla stalla inferiori fino dal 50% ai costi di produzione, senza peraltro assistere ad un calo dei prezzi per i consumatori.

Insomma, i produttori si ritrovano ora senza reti di sicurezza in un settore - quella della politica agricola - dove il 90% della spesa viene decisa a Bruxelles, e dove si continua a chiedere agli agricoltori di garantire la sicurezza alimentare, il benessere degli animali, la tutela dell’ambiente e del territorio.
Oggi a Bruxelles quindi, si cercherà un nuovo equilibrio, una nuova regolamentazione che però - mette in guardia Fischer Boel - non può costare fondi supplementari perchè le casse europee sono vuote. Per il futuro, nessuno vuole ormai mantenere il vecchio sistema delle quote latte ma si pensa ad un regolamentazione più flessibile e volontaria basata anche su una contrattazione dei prezzi tra industria e produttori. Questa crisi può rivelarsi un’occasione unica anche per ottenere una maggiore trasparenza nel processo produttivo e commerciale con l’ introduzione della tracciabilità sul latte che permetta al consumatore di conoscere l’origine di ciò che acquista. Già oggi intanto il quartiere delle istituzioni europee è stato isolato dal resto della città: le forze dell’ordine hanno posto i cavalli di frisia intorno alle istituzioni Ue, ma non riusciranno ad evitare che domani la collera degli agricoltori giunga fino alla riunione dei ministri europei.

Fonte: Ansa - Autore: Patrizia Lenzarini

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