Romanticamente in coppia come “Due cuori e una cantina” (48%), con l’“allegra brigata” degli amici (30%) o portando con sé tutta la famiglia (20%), il turista del vino - uomo per lo più, con un’età media di 50 anni, italiano e non solo, con un buon livello culturale ed economico (Who) - ama viaggiare in compagnia. Il viaggio è selfmade, organizzato da sé contattando direttamente le cantine (45%), e via web (32%), segno che presenza e visibilità online per le aziende sono ormai fondamentali (What). La partenza è fissata in primavera (57%), quando tradizionalmente le cantine aprono le loro porte (When), e la vacanza dura il tempo di un weekend (52%), con in tasca un budget che va da 150 a 200 euro (30%), ma con una buona fetta di appassionati (25%) che arriva a spendere anche fino a 500 euro. Ecco le “5 W” dell’enoturista, l’identikit dei turisti del vino secondo un sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, e Vinitaly (www.vinitaly.com), appuntamento enologico di livello internazionale, a cui hanno risposto 1056 “enonauti”, appassionati già fidelizzati al mondo del vino e del web. Il territorio preferito? Le Langhe, destinazione culto e meta imprenscindibile per ogni wine lovers. Ma, nel cuore, parlando di regioni del vino, c’è “lei”, intramontabile evergreen: la Toscana (Where). Dove, dice il 73%, non ci si stanca mai di assaggiare vini e sapori del territorio (Why).
Voce importante, per numeri ed economicamente parlando, del settore turismo, che per l’Italia, si sa, rappresenta un asset strategico e fondamentale, su cui puntare anche in tempo di crisi, l’enoturismo (4 milioni di persone e un giro d’affari che va dai 3 ai 5 miliardi; fonte: Città del Vino/Censis), tra i fenomeni di maggior successo degli ultimi anni, rispecchia “in piccolo” - si fa per dire - le principali tendenze che si registrano nei viaggi più in generale: per lo più con la famiglia, nella bella stagione, di breve durata e cercando di risparmiare, anche grazie alla possibilità di organizzare tutto da sé andando a caccia delle migliori offerte sul web.
Who, Chi è - Prevalentemente maschi (82%), il 35% degli “enonauti” ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni (il 33% tra 50 e 60, il 20% tra 24 e 40). Italiani e non solo (il 25% è straniero), hanno un elevato titolo di studio (l’85% il diploma di scuola media superiore o la laurea) e godono di un livello socio-economico medio alto (dirigente, imprenditore, bancario, avvocato, commercialista, ingegnere, medico, architetto, giornalista, commerciante ...). Ad accomunarli, la passione per i grandi vini e per i viaggi nei loro territori, in compagnia, perché è più bello e divertente. Romantici, il 48% dei wine lovers porta con sé la propria dolce metà, seguito da chi parte con l’affezionata “brigata” di amici (30%), da chi viaggia con tutta la famiglia (20%) - con le cantine che, ormai, sono “a misura” di ogni viaggiatore, adulti, bambini, giovani ed anziani - e, per ultimo, da chi ritiene che viaggiare sia “meglio da soli che male accompagnati ...” (7%).
What, Che cosa fa - Quasi la metà degli “enonauti” (45%) organizza il proprio viaggio da sé, contattando direttamente le cantine da visitare, e sono in molti a farlo via web (32%), con un enoturista - ma anche un mondo del vino - che si dimostra sempre più high tech, se è vero che anche chi ama partire all’avventura (21%) con sé ha sempre un Tablet o uno Smartphone alla mano (l’avventura è “nuda & cruda” per il 7%; da segnalare che solo il 2% degli eno-appassionati dichiara di affidarsi ad un’agenzia di viaggi ...).
When, Quando - Più della metà degli “enonauti” (57%) elegge la primavera come la stagione migliore per visitare i territori del vino - non a caso, è proprio in questo periodo che si concentra la maggior parte degli eventi enoici dedicati proprio a loro - seguita dall’autunno (41%), e c’era da aspettarselo, visto che c’è la vendemmia ed il mondo del vino vive uno dei suoi momenti più importanti, che in molti amano vedere da vicino. Viaggia in estate il 21% dei wine lovers - le “incursioni” nei territori del vino vicino alle località di mare sono molto frequenti - e solo il 4% lo fa in inverno. Oltre la metà degli “enonauti” (52%) soggiorna nei terroir per un solo weekend, il 21% vi resta anche più di tre giorni, il 20% per un solo giorno, e, in pochi, il 7%, una settimana. Per la maggioranza dei wine lovers il budget a disposizione va da 150 a 200 euro (30%), non molto se si considerano tutte le “voci di spesa” di un viaggio enoturistico - soggiorno, ristorazione, visite e, magari, shopping di bottiglie - e, infatti, sono comunque molti coloro che invece dichiarano di spendere da 250 a 500 euro (25%), seguiti da chi spende da 200 a 250 euro (18%) e da 100 a 150 euro (15%), e, quindi, dai pochi agli estremi opposti: il 7% che spende oltre 500 euro, ed il 5% che arriva fino a 100 euro.
Where, Dove - Le mete preferite? Ecco la Top 5 dei territori del vino stilata dagli “enonauti”: in testa, le Langhe, luogo-mito dell’enologia italiana, seguite dal Chianti, e il fatto che sia tra le parole più conosciute al mondo la dice lunga, dalla Franciacorta, sinonimo di bollicine ma con l’appeal dei terrori dei più famosi rossi italiani, e, a pari merito, dall’Alto Adige, patria bianchista per eccellenza e meta in continua ascesa, e Montalcino, terroir con il suo Brunello tra i più famosi al mondo, e, a chiudere, dalla Valpolicella, dove nasce l’Amarone, altro grande rosso italiano. Se, invece, si parla di regioni, il cuore dei wine lovers batte per la più famosa e celebrata: la Toscana, che guida la Top 5 seguita, nel gotha delle regioni enoiche, dal Piemonte, e, quindi, dalla Sicilia, la regione del momento nell’immaginario collettivo, seguita dal Trentino Alto Adige, prediletto da chi ama grandi bollicine e vini di nicchia, e dall’Umbria, regione del vino sempre più celebrata anche oltreconfine. E c’è anche chi varca i confini, “sognando”, ovviamente, la Francia, e le sue regioni più famose: la Borgogna, la Champagne e Bordeaux.
Why, Perché - E che la destinazione sia questo o quel territorio poco importa, ben il 73% degli “enonauti” una volta sul posto ama assaggiare vini e sapori del territorio, seguito da chi vuole scoprire le bellezze storico-culturali (29%), da chi ammira soprattutto i paesaggi (18%) e, infine, da chi pianifica il viaggio per partecipare ad un evento del territorio (5%).
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