La 36° edizione di Vinitaly (da oggi fino al 15 aprile) arriva in un momento particolare per il mercato vinicolo del nostro Paese: è ormai evidente infatti un dualismo che vede da una parte una flessione produttiva (pari al 5% nel 2002) insieme ad un calo di consumi ed export, e dall’altra un mercato in forte accelerazione per i vini di qualità.
Secondo le previsioni dell’ICE (Istituto per il Commercio Estero) nel 2002 le quantità di vini italiani vendute all’estero registreranno una perdita dell'11%, attestandosi a 16,4 milioni di ettolitri contro i 18,4 del 2000 e i 19,7 del 1999. Spetta ai vini di qualità il ruolo di “trascinare” l’intera filiera: gli introiti crescono del 4% nel 2002, con un valore di 2,6 miliardi di euro contro i 2,5 del 2001.
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