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Le etichette della Doc Maremma Toscana, futuro “contenitore” delle eccellenze enoiche del grossetano, a “Maremmachevini”. Vini mediterranei, che sanno cogliere la generosità della terra da cui provengono, nella top 10 di WineNews

Una denominazione, la Doc Maremma Toscana, che abbraccia tutta la provincia di Grosseto, dalla costa alle colline delle zone di produzione del Montecucco e del Morellino, fino a lambire i confini con il Lazio: una denominazione che, prima di tutto, offre vini che “sentono” l’influenza del mare e che, soprattutto, declinano uvaggi internazionali, non dimenticando però le uve tradizionali e qualche “chicca” capace di riconfermare il legame con il Mediterraneo enoico (è il caso del Grenache, Cannonau in Sardegna e Uva Spagna in Maremma). Una denominazione nata da pochissimo (2011) ma capace già da subito di proporsi come “contenitore” d’eccellenza della produzione enoica dell’intero territorio, con una denominazione, il Monteregio di Massa Marittima, forse destinata alla scomparsa e due denominazioni “forti”, il Montecucco e il Morellino, che potrebbero rappresentare le “sottozone” di punta della Maremma enoica.
Tutto questo è implicito, ma anche palese, negli assaggi di “Maremmachevini” by Consorzio dei Vini Doc Maremma Toscana, rivolta alla presentazione e alla conoscenza di queste etichette nel proprio territorio ma non solo. Il “Rocca di Montemassi” 2013 dell’azienda maremmana di Zonin, è un taglio bordolese di ottima fattura, generoso e appagante. Da La Badiola (gruppo Terra Moretti) l’“Acquagiusta” Rosso 2014, Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah, che profuma di macchia mediterranea e conta su un sorso goloso e ritmato. Buone sensazioni dal “Tirreno” 2014, un Doc Maremma a base di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Alicante e Petit Verdot, succoso e saporito. Affidabile come sempre il Doc Maremma Merlot de La Cura 2013, di buona progressione e profondità sia olfattiva che aromatica. “Second vin” di Rocca di Frassinello (Domini Castellare di Castellina), “Le Sughere di Frassinello” 2012, uvaggio di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon, è rosso di buona freschezza e godibile bevibilità. Solido e ricco l’“Aurelio” 2013 di Val delle Rose, dependance maremmana di Cecchi, da Cabernet Franc e Merlot. Fine e varietale il “Botronesco” 2014, Cabernet Sauvignon e Franc de Le Mortelle, l’azienda maremmana della Marchesi Antinori. Polposo e dotato di una buona grinta il “Mandriolo” 2015 di MorisFarms, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Syrah e Petit Verdot. Schietto e diretto il Sangiovese e Cabernet Sauvignon “Moresco” 2014 della cantina Bruni. Un’azienda più piccola e meno nota, Poggiolella, propone un Pugnitello 2013 di bella personalità e sapore.

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