02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Le vendite di vino in Europa valgono 85 miliardi di euro, e le “private label” pesano per il 50%. A dirlo la Private Label Manufacturers Association, che ha selezionato le etichette migliori nella gdo del mondo, con tanti premi per l’Italia

Il “private label” nel mondo del vino è un fenomeno in costante crescita: solo in Europa, dove le vendite complessive valgono oltre 85 miliardi di euro, il marchio del distributore è a quota 50% in Paesi come Germania, Franca, Regno Unito, Spagna e Italia, dove supermercati ed ipermercati oggi rappresentano il 20% del mercato in valore. A dirlo la “Private Label Manufacturers Association” (www.plmainternational.com), che mette insieme oltre 3500 nel mondo, che ha stabilito le migliori etichette assaggiando oltre 250 vini da distributori di 16 Paesi diversi nel suo “International Salute to Excellence Awards”, con una giuria di Master of Wine ed esperti internazionali (dall’Italia Alma Torretta, ndr). E non mancano i riconoscimenti per i vini dal Belpaese. Se in Italia, con il riconoscimento “Best Quality” sono stati premiati l’Assieme Prosecco Cantine Maschio di Coop Italia e il Conte del Doss Franciacorta Brut Docg di Despar, in Uk lo stesso premio è arrivato grazie al Barolo Docg 2011 Peironte di Marks & Spencer, e in Usa con il Chianti Classico 2011 Criterion di Whole Foods.
In Germani, invece, i premi sono tutti nella categoria “Best Value”: tre arrivano dalla linee della catena Aldi Sud, e sono il Terre da Vino Barolo Docg 2011, il Pinot Grigio Valdadige Doc 2014 Mario Collina ed il Prosecco Frizzante Mario Collina, e uno dalla catena Edeka, con il Chianti Docg Riserva 2012 La Colonata.

A livello di insegne, le più premiate, con 5 riconoscimenti (qui l’elenco completo, http://goo.gl/mMg9wj), sono Aldi, Lidl e Auchan.
“I vini - spiega una nota - sono stati giudicati sulla base di criteri tradizionali come aspetto, sapore, bouquet e impressione generale. È stato assegnato un punteggio anche per il confezionamento e l’aspetto a scaffale”. “Il ruolo dei supermercati nella commercializzazione di vini sta diventando più importante grazie alla ricerca, da parte degli acquirenti, di buona qualità e convenienza. Il marchio del distributore -
ha commentato Brian Sharoff, presidente della Plma - ha dato ai consumatori la sicurezza di poter scegliere vini di qualità senza pagare un sovrapprezzo per il marchio. Gli “International Salute to Excellence” di quest’anno danno un riconoscimento a quei distributori che stanno facendo un ottimo lavoro con i loro vini e incoraggiano altri distributori a raggiungere o superare tali standard”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli