LEGAMBIENTE: “CON L’AUTOSTRADA TIRRENICA SONO A RISCHIO 600 ETTARI DI PREGIATE PRODUZIONI LOCALI (VINO, OLIO, FRUTTA)”

Con il tracciato autostradale tirrenico, sono a rischio 600 ettari di terreno coltivato a biologico, con la conseguente perdita di lavoro per circa 100 persone e grave danno per le pregiate produzioni locali di olio, vino, carne e frutta biologiche e di qualità. Lo rileva uno studio presentato oggi da Legambiente, per “Festambiente”, evento nazionale di Legambiente, di scena in corso a Rispescia (Grosseto).

Il nuovo tracciato, informa una nota, cancellerebbe le aziende agricole biologiche Fontenuova, San Benedetto e La Selva e avrebbe “un impatto devastante per alcuni dei più straordinari e integri paesaggi tra Orbetello e il Parco della Maremma”.

“Serve ora - ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile trasporti di Legambiente - una risposta chiara dalla Regione Toscana che, nella sua corsa folle per la realizzazione dell’Autostrada, si è dimenticata di tutelare questo territorio e i suoi abitanti”. “Questa parte di Maremma - ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente - pagherebbe un prezzo pesantissimo se la scelta di tracciato fosse confermata. Lanceremo una campagna internazionale per salvare le aziende biologiche di questo territorio e i posti di lavoro a rischio”.

Per Legambiente, “l’adeguamento dell’Aurelia a sezione autostradale, secondo quanto previsto dal Progetto Anas del 2000, rimane ancora oggi la soluzione preferibile, con il vantaggio di potersi realizzare gradualmente ed a partire dall’adeguamento delle tratte più pericolose ancora a 2 corsie, con costi di gran lunga inferiori a quanto richiesto dal progetto del Corridoio e la possibilità di introdurre forme moderne di pedaggio che escludano gli spostamenti locali”.