02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

L’espresso

Champagne British ... I francesi sono sempre
stati orgogliosi del loro
champagne. Una volta
costrinsero un piccolo
comune omonimo nel cantone di Vaud
in Svizzera a rimuovere quel nome dalle
etichette di vino prodotto nel loro territorio.
Ma ci sono cause dì forza maggiore
davanti alle quali anche i francesi
devono arrendersi. È infatti “colpa”
del riscaldamento globale del pianeta se champagne sta diventando inglese. Non
più solo perché la Gran Bretagna detiene il primato d’importazione del vino con le
bollicine (quasi il 10 per cento dell’intera
produzione), ma perché il prezioso vitigno
può attecchire anche più a nord, intorno
alle bianche scogliere dì Dover. Dopo
il Bordeaux imbottigliato nelle valli della Loira, un altro glorioso vino fa le valigie. Le terre dello Champagne sono troppo miti. L’hanno detto al secondo Congresso internazionale sul vino di Barcellona

gli esperti di 36 Paesi, ma
l’avevano intuito le aziende
francesi leader del settore
in cerca di nuovi terreni
oltre la Manica per venire
incontro al boom di
domanda (11 milioni in più
rispetto all’anno scorso).
Kent e Sussex sono le zone
più ambite. È di queste
terre il Nyetimber, servito
sulle tavole di Buckingham
Palace e Downing Street,
come il Ridge View Merrett
Bloomsbury che due anni
fa ha vinto l’International
Wine and Spirit
Competition. All’abate
benedettino francese
Dom Pérignon, che inventò
lo champagne cinque secoli
prima, sarebbe
probabilmente andato
di traverso.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su