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L’espresso

Denunciamo chi truffa ...I produttori seri devono isolare i furbetti del vino. E il settore deve reagire con forza a questo scandalo
Elio Pedron è l’amministratore delegato del Gruppo italiano vini, una delle maggiori realtà del settore vinicolo in Italia, con 294 milioni di euro di fatturato nel 2007 e 80 milioni di bottiglie prodotte, delle quali il 40 per cento negli stabilimenti del Veneto.

Dottor Pedron, ricompaiono i furbetti del vino?

“Sono i soliti noti, che continuano a fare operazioni illecite. Alla fine sono sempre gli stessi”.

Il settore aveva reagito bene allo scandalo del metanolo.

“È vero, ma oggi le frodi sono soprattutto di tipo commerciale, più che di salute pubblica”.

Come reagirà il settore a questo nuovo scandalo?

“Spero che il settore reagisca fortemente. È necessaria una presa di posizione dei produttori più seri per isolare sempre più i criminali”.

Servono più controlli o leggi più severe?

“I controlli ci sono, forse le leggi sono troppe: alla fine si dedica più tempo a controllare le formalità amministrative e cose di poco conto piuttosto che i reati importanti. Servirebbero meno norme, e leggi più facili da rispettare”.

Con meno di 2 euro si può comprare vino?

“Con almeno 2 euro si può comperare vino “basilare”, ma sotto questo prezzo è impossibile. La qualità, però, è legata soprattutto allannata e alla provenienza. Il prezzo è una discriminante, ma non lunica. La serietà del produttore, la notorietà e la sicurezza sono elementi fondamentali. Credo che nomi noti prima di rischiare la propria reputazione con illeciti ci pensino due volte. Spero sempre che le catene di supermercati si affidino, per i loro acquisti, ad aziende serie. E che il consumatore impari meglio a scegliere i prodotti che lo garantiscono”.

Se dovesse rivolgere un consiglio ai suoi colleghi?

“Gli direi che serve più coraggio: bisogna denunciare le cose che non vanno”.

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