L’espresso

Osteria da Oscar ... Oscar Farinetti non è sportivo, gioca per vincere. E’ di quelli che, essendo troppo vincenti, si guadagnano l’antipatia degli invidiosi, i quali poi accusano di opportunismo chi da conto dei successi “dell’antipatico’’. Nei fatti, da Eataly in poi pare che Farinetti non abbia sbagliato una mossa: nella strategia e nelle alleanze (dalla famiglia Miroglio a Slow Food, nella realizzazione dei progetti (dal trionfo di Eataly a Torino allo sviluppo dell’idea a Tokyo e, l’anno prossimo, a New York, oltre alle aperture previste in Italia), con shopping o partecipazione in aziende agroalimentari e vinicole piccole e grandi. Unico neo, il corner nel Coin di Milano, senza identità né visibilità. Ma clamorosa l’affermazione a Bologna: bello, buono, vivo e affollato, quell’Eataly a 200 metri dal Nettuno, sotto l’insegna dell’Ambasciatori. Si sviluppa su tre piani e in tutto lo spazio è diviso tra una grande libreria “diffusa” e l’esposizione di prodotti gastronomici da acquistare o gustare. Al pian terreno, caffetteria per spuntini rapidi; al primo piano l’osteria con salumi, formaggi, piatti caldi, vini e birre; al secondo la trattoria dove, su tovagliette di carta, oltre a salumi e formaggi, è servita cucina ben fatta con prodotti genuini e ricette semplici: poca bolognesità (ottimi i tortellini in brodo), qualche piatto di pesce e pasta di Gragnano con sugo di mare, “saraghina” alla piastra, tosta e saporita la doppia costola di mora romagnola (accompagnata da sciocchi fagiolini in umido). Dolci onesti, tanti vini e birre in mescita e in bottiglia, a prezzi saggi. Per tre portate, consistenti, si pagano fra 30 e 35 euro. Eataly. Bologna, via Orefici 19 Tel. 0510952820, www.eataly.it. Chiuso: mai.