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L’espresso

Le dieci bottiglie da stappare almeno una volta ... Senza arrivare agli eccessi degli enomaniaci, anche l’appassionato più tranquillo subisce il fascino dell’etichetta rara, della bottiglia unica che almeno una volta nella vita andrebbe stappata. Il vino è piacere quotidiano, ma è anche sogno, desiderio quasi irraggiungibile da appagare presto o tardi come evento memorabile nella propria storia di enofilo o più semplicemente di bon vivant. Ecco dieci bottiglie leggendarie: alcune difficili da trovare, altre più reperibili. Tutte accomunate dal denominatore della qualità di livello assoluto, e ahinoi quasi sempre da un costo finale non per tutte le tasche.
Ribolla Anfora

Precursore ostinato e perfezionista dei vini “naturali” oggi tanto di moda, Josko Gravner concentra ormai il suo impegno nella ricerca della “ribolla assoluta”, che come anche Il bianco Breg e i due rossi Rosso Gravner e Rujno è prodotta con tecniche ancestrali. Questa sua Ribolla macera per un anno in anfore di terracotta interrate e poi si affina per parecchi anni in botti grandi. Un vino unico.

Barbera d’Alba Riserva Vigneto Pozzo dell’Annunziata

Duro, rigoroso, integralista nella cura di ogni centimetro di vigna e d’ogni acino d’uva, Roberto Voerzio Imprime ai suoi vini un carattere inconfondibile, frutto anche di un’esasperata riduzione delle rese. Questa sua Barbera è un mito: naso coinvolgente, struttura monumentale, tannini grintosi, sempre perfettamente fusi”.

Il Caberlot

La microazienda di Bettina Rogosky, meno di 40 quintali dl vino da poco meno di due ettari coltivati, è una piccola perla conosciuta e apprezzata dal super appassionati. Qui nasce il Caberlot, che non è un uvaggio, ovvero un vino ricavato da due vitigni, ma un vino monovitigno che nasce appunto dal caberlot: fuori del comune i suoi profumi, la sua eleganza, il suo equilibrio, la dolcezza dei suoi tannini.

Brunello di Montalcino

Gianfranco Soldera approdò a Case Basse all’inizio degli anni Settanta e subito scommesse sul progetto-sfida di realizzarvi un Brunello assolutamente “unico”, adottando in vigna e in cantina le pratiche più naturali accompagnate dalle più moderne tecniche di sperimentazione. Case Basse produce mediamente 15 mila bottiglie di un Brunello che non ha eguali e che è oggetto di sfrenata corsa all’accaparramento da parte degli amatori.

Barbaresco Asili di Barbaresco

Pochi produttori sono circondati dalla fama e dal rispetto di cui gode Bruno Giacosa. Nella sua cantina sono nati alcuni dei vini più compiuti e rappresentativi di tutta la storia enologica italiana. Questo Barbaresco Asili di Barbaresco si conferma a ogni uscita semplicemente perfetto, bottiglia simbolo del più grande interprete del Barbaresco.

Albana di Romagna Passito Riserva A.L

L’azienda condotta da Cristina Geminiani si distingue per l’alta qualità dei suoi vini rossi, generosi, intensi, nei quali la tecnica nulla toglie alla naturalezza del gusto, ma eccelle per l’originalità e la finezza del vini dolci che evocano i migliori Sauternes. L’Albana Passito Riserva AR è un vero, piccolo capolavoro, purtroppo prodotto solo in rare annate e In pochissime bottiglie.

Mamala Superiore Donna Franca Riserva

Da due secoli Florio è sinonimo di Marsala nel mondo: insediato in maestose cantine storiche, il marchio produce vini pressoché in tutte le tipologie della denominazione. Nella produzione spicca da qualche anno per eleganza, complessità ed equilibrio la Riserva Donna Franca, una bottiglia da non perdere per gli appassionati del genere.

Trebbiano d’Abruzzo

Francesco Valentini porta avantl con sicurezza la monumentale eredità lasciategli del padre Edoardo, “autore di molti dei vini più compiuti, originali ed espressivi mai prodotti in Italia e padre nobile di tutta la vitivinicoltura abruzzese. Il Trebbiano di Valentini può essere considerato oggi il miglior bianco autoctono d’Italia.

Franciacorta Rosé Cuvée Anna Maria Clementi

Cà del Bosco, azienda leader della Franciacorta, da un anno alla gamma dei suoi “metodo classico” ha aggiunto quest’ultima perla, un rosé di classe assoluta, ricavato da sole uve pinot nero vinificate con rapida macerazione delle uve e affinamento in botte. Nobile, intenso, persistente eppure fresco, il capolavoro di Maurizio Zanella.

Barolo Monprivato Cà d’Morissio Riserva

La cantina di Mauro Mascarelio è un’autentica roccaforte del Barolo tradizionale, con vini di austera classicità, capaci di lenta ma sicura maturazione in bottiglia. il cru di punta è il Monprivato di Castiglione Falietto, dal quale solo nelle annate eccezionali nasce questa ormai celebre Riserva, il Cà d’Morisso, raro. introvabile, superlativo.

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