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L’espresso

Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. La guida alle migliori bottiglie per rapporto prezzo-qualità ... Già. qualche anno fa ci sembrava immorale recensire vini dal costo molto elevato, diciamo sopra i 60 euro. Ma il periodo storico attuale è molto più imbarazzante per il critico enologico. in tempi di crisi, proporre un florilegio di etichette economiche richiede qualche accortezza e una premessa importante: per un appassionato divini “conveniente” può voler dire dal prezzo tra i 10 e i 20 euro, con punte maggiori in presenza dì bottiglie davvero uniche, Per la maggioranza dei bevitori significa invece magari non superare 3 o 4 euro. Tra i due estremi, nella selezione che segue cerchiamo di stare in una sana via di mezzo. Si comincia dalla Valle d’Aosta, regione poco nota dal punto di vista enologico, ma capace di offrire vini di grande originalità. Lo Chambave Muscat 2010 La Grotta di Vegneron (euro 9/11) ha deliziosi sentori speziati e un gusto vibrante, puro, molto rinfrescante. Il confinante Piemonte è pieno di belle bottiglie a prezzi vantaggiosi. Il Gattinara 2007 Travaglini (euro 17/20) ha pienezza e slancio, mentre il Barbaresco Rizzi 2007 dell’omonima azienda (euro 20/23) è un capolavoro di equilibrio: maturo, invitante nello spettro aromatico, rivela una precisione al palato davvero rare. Ma il Piemonte non è solo nebbiolo: il Verduno Petaverga Basadone 2010 Castello di Verduno (euro 12/14) si distingue per una grande immediatezza di profumi e sapori. Scendendo in Liguria, pochi bianchi italiani posso-
no rivaleggiare in piacevolezza con il Vermentino Solarancio 2010 La Pietra del Focolare (euro 16/18), un vino grasso eppure agile, guizzante al palato, ricco di sottili nuance minerali, in Lombardia, invece, l’Oltrepò Pavese Barbera 2008 di Riccardo Albani (curo 9/10) è un rosso limpido, di trascinante energia, molto naturale nello sviluppo del sapore. Un grande ciclista del passato, Francesco Moser, è anche un bravissimo produttore di vino. Il suo Trento Brut “51,151” stupisce per intensità, delicatezza di tratti, finezza delle bollicine, e costa solo tra i 16 e i 18 euro. Seguono due vini altoatesini, un bianco e un rosso. Il Valle Isarco Kerner 2010 del brillante vignaiolo Manni Nòssing (euro 12/14) è un vino di straordinaria forza motrice”. Il goloso, fruttato, vivo Santa Maddalena Classico 2010 Untermoserhof (euro 7/8) costa pochissimo per la qualità - elevatissima - che offre. Il grande oceano di vini veneti, dal canto suo, ospita molte etichette di alto livello proposte a prezzi economici. Perfetto esempio il Bardolino 2010 Giovanna Tantini (euro 718), un rosso sodio, franco, ma capace di una magnifica “accelerazione” al palato. Nel territorio più celebrato per i bianchi peschiamo il Soave Classico 2010 Suavia (euro 9/11): tenuemente profumato, austero, si apre al gusto con una profondità e un’armonia uniche. Il pendant rosso tradizionale del Soase, il Valpolicella, è ben rappresentato dal Classico Superiore Camporenzo 2008 Monte Dall’Ora (euro 14/16), robusto e saporito. Un bianco e un rosso segnalati in Friuli: il COF Refosco 2008 Girolamo Dorigo (euro 12/14) ha struttura e insieme grande bevibilità, mentre il Collio Bianco 2010 Edi Keber (euro 12/14) rappresenta al meglio la finezza aromatica e gustativa che da sempre si attribuiscono ai bianchi friulani. Come sanno gli appassionati, la Romagna è terra di elezione per il sangiovese. Il Sangiovese di Romagna Balitore 2009 Balia di Zola (euro 9/10) è armonioso, longilineo, elegante nello sviluppo al palato. Classica controparte frizzante ai vini fermi romagnoli, il Lambrusco Conosce negli ultimi anni un successo crescente, Il Grasparossa di Castelvetro Vigna Canova della Fattoria Moretto (euro 9/11) offre invitanti profumi di lampone e un sapore articolato, vivace, goloso. Tre grandi classici tra i vini toscani. Si comincia dal magnifico Chianti Classico 2009 Badia a Coltibuono (euro 12/14), tra i rossi più riusciti e limpidamente fruttati di tutta la regione. Di piacevolezza unica anche la Vernaccia di San Gimignano Fiore 2009 Montenidoli (euro 12/14), bianco scattante, dinamico, sapido. Fantastico, poi, il Brunello di Montalcino 2006 Le Ragnaie (euro 33/38), alcolico ma bilanciatissimo e pieno di sapore. La Doc forse più rappresentativa delle Marche, quella del Verdicchio, suggerisce l’acquisto del luminoso 2010 di Collestefano (euro 7/8). un Verdicchio di Matelica ingannevolmente e semplice, molto dinamico. Il sapido Trebbiano Spoletino 2010 Podere Perticaia (euro 9/10) rappresenta invece con chiarezza le potenzialità dei vini bianchi in terra umbra. Nel Lazio, segnaliamo un rosso della tipologia più promettente in zona, quella del Cesanese: il Superiore De Antiochia Cantina Cesanese del Piglio (euro 8/9) ha gusto fragrante, vivo, franco e immediato. Più strutturato e profondo, ma non meno beverino il Montepulciano d’Abruzzo Arboreo 2008 Italo Pietrantoni (euro 5/6), dì qualità impressionante per il prezzo finale sullo scaffale. In Campania due vini irpini: il Taurasi Riserva Radici 2005 Mastroberardino (euro 25/29), un vero classico dell’enologia regionale e italiana, etereo e complesso, e il Greco di Tufo 2010 Pietra- cupa (euro 13/15), bianco saporito, quasi “salino”, centrato su un timbro di frutto molto puro. Tra i rossi pugliesi, il Le Cruste 2009 Alberto Longo (euro 16/18) si distingue per la monumentale pienezza, ricondotta dal grande equilibrio d’insieme a una assoluta bevibilità e freschezza. La piccola regione lucana offre uno dei punti più alti del panorama enoico nazionale, la denominazione dell’Aglianico dei Vulture. 112009 della Tenuta del Portale (euro 9/10) è un rosso “terragno” e aereo; solo i grandi Rarolo possono vantare una simile intensità di profumi e sapori. Paragonabile nella finezza aromatica, ma più immediato e snello, il Cirò Rosso Classico 2010 Caparra & Siciliani (euro 5/6) è forse il mighor rapporto qualità/prezzo dell’intera penisola. Finiamo con le grandi isole. In Sicilia vale la pena di cercare un’etichetta rara ma sorprendente: il San Basilio 2010 Riofavara (euro 8/9), un Nero d’Avola profumati) di macchia mediterranea, dense) eppure scattante e l’Etna Bianco Salisire 2009 Vivera (curo 12/14), vibrante, minerale, freschissimo. Un bianco e tiri rosso anche in Sardegna: l’Entemari 2010 Pala (euro 17/19) è un taglio di uve a bacca bianca di particolare ricchezza e intensità, potente e dinamico, Il Cannonau di Sardegna Lillové 2010 Giuseppe Gabbas (euro 7/8) ha struttura agile e straordinaria purezza di frutto.

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