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L’espresso

Tutti i drink del Presidente ... George Washington? Patriottico anche nel calice. Thomas jefferson? Wine lover. Ford, di bocca buona. Il “destro” Nixon indulgente sul Dna “rosso” di un rum cubano. E via così. Di cambusa in cambusa e di presidente in presidente. fino all’eclettismo un po’ piacione di Barack Obama, che sembra bere per compiacere l’interlocutore di turno, più che per gusto vero,
Nell’America che vuol sapere tutto dei suoi leader, anche nel privato, non poteva mancare, in tempi di primarie e nomination, un resumé molto particolare delle successioni alla Casa Bianca: tutti i drink presidenziali. A partire da Washington, fiero tifoso di una birra locale rivale delle “odiate” inglesi, che si produce ancora (la newyorchese Blue Point). Altra roba Thomas Jefferson: l’ultima delle sue bottiglie di Chateau Lafite 1787, scelte quand’era ambasciatore a Parigi, è stata battuta a 160 mila dollari, top price di sempre per un vino. Casualità: sempre con un Lafite, ma 1870 (10 mila dollari). Leon Panetta, segretario alla Difesa, ha più di recente brindato all’eliminazione di Osama bin Laden. Zero Bordeaux per Ford, fan dcl gin tonic, proposto persino a Elisabetta d’Inghilterra in visita ufficiale. Cuba Libre, rum e Coca, per Kicky “Tricky” Nixon, che a Ford aveva ceduto il posto dopo il Watergate. Snakebite, curiosa mistura inglese di birra lager e sidro dry, è stata, invece, la (un po’ inquietante) passione di Bili Clinton. Quanto a Obama, si fatica ad attribuirgli un drink del cuore. Il presidente in carica naviga dallo spumante sudafricano (con Michelle al Topolobampo, loro ristorante del cuore a Chicago) alla birra Bud, tifoso tra i tifosi, se va a vedere il basket Nba, o alla Guinness se è in un pub fitto di pronipoti di irlandesi. E torna ai Vino (solo Usa) per le cene alla Casa Bianca. Quale? Su marche e costi il suo staff ha a lungo glissato. Ma a svelare tutto è stato in diretta, via iPod, il fondatore del sito specializzato Cellar Tracker, Eric LeVine, incautamente invitato alla cena per il premier inglese Cameron: tanta California, e sotto i 100 dollari al pezzo. Come diverrebbe, invece, il bar presidenziale se nel duello finale a prevalere fosse lo sfidante repubblicano? Rigidamente analcolico, e senza Cola: il mormone Mitt Romney, infatti, non solo aborre ogni liquore, ma non beve neppure caffè e drink con caffeina.

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