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L’espresso

Idrocarburi in Abruzzo... La trivella si ferma sul vino ... Si chiama Colle dei Nidi e altro non è che un fazzoletto di terra tra Teramo e Ascoli, dove si coltiva la vite del Montepulciano d’Abruzzo Docg. Passerà alla storia per essere stato al centro di uno scontro giudiziario fra tre piccoli Comuni (Bellante, Mosciano Sant’Angelo e Campli), da un lato, e ministero dello Sviluppo, regioni Marche e Abruzzo e compagnie petrolifere, dall’altro. Il Tar del Lazio ha dato ragione ai Comuni, annullando il decreto ministeriale del 2013 che dava il via libera alle trivelle, senza che fossero interpellate le amministrazioni locali. Secondo i giudici, in sostanza, non si può avviare un processo di esplorazione senza coinvolgere gli enti interessati. La decisione però confligge con quanto previsto dal decreto Sblocca Italia che, anche dopo le modifiche della Legge di stabilità 2015, non prevede coinvolgimento degli enti locali. “Ora”, dice Enzo di Salvatore, docente di diritto costituzionale, “chi vuole fare ricerche ha tre possibilità: i) ricorrere al Consiglio di Stato e sperare che dia loro ragione; 2) ricominciare da capo seguendo l’iter previsto dallo Sblocca Italia, pur con il rischio che tutto s’infranga in Corte Costituzionale; 3) attendere che la Cotte si pronunci. In una situazione paradossale, perché lo Sblocca Italia, nei fatti, ha finito per bloccare l’Italia”.

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